2024-03-29T14:51:47Z
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https://amsacta.unibo.it/id/eprint/1134/
Computer Corpora and the law: a new approach to the translation of legal terms
Philip, Gill
L-LIN/01 Glottologia e linguistica
IUS/14 Diritto dell'Unione Europea
L-LIN/12 Lingua e traduzione - Lingua inglese
The use of computer corpora for the analysis of legal language is not common practice; still less the use of parallel corpora for the comparison of legal terminology. The Bononia Legal Corpus project (BoLC) began two years ago, and now as the first stage reaches completion, some important issues must be addressed. This paper will present findings from the first stage of the project, in which European Community directives and judgements have been analysed to identify actual translation equivalents in Italian and English. The main points to be discussed are the clarification of concept boundaries when dealing with terminology in different languages, and the help or hindrance of dictionaries in identifying translation equivalents.
1999-06
Documento relativo ad un convegno o altro evento
NonPeerReviewed
application/pdf
it
https://amsacta.unibo.it/id/eprint/1134/1/LegalCorpora.pdf
Philip, Gill (1999) Computer Corpora and the law: a new approach to the translation of legal terms. In: International Association of Forensic Linguistics Fourth Biennial Conference, 28 giugno - 01 luglio1999, Birmingham, UK.
10.6092/unibo/amsacta/1134
oai:amsacta.unibo.it:2104
2011-05-16T12:02:09Z
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https://amsacta.unibo.it/id/eprint/2104/
Microcredito e "cajas de credito" in Argentina: considerazioni giuridiche per lo sviluppo e la regolazione di un sistema finanziario alternativo a servizio dell'economia locale
Lamandini, Marco
IUS/04 Diritto commerciale
Studio sul microcredito e sul sistema bancario in Argentina alla luce delle più rilevanti esperienze internazionali, e una serie di raccomandazioni circa la disciplina e lo sviluppo di un efficace e diffuso sistema di casse di credito cooperativo a servizio dell'economia locale.
2004-08-19
Preprint
NonPeerReviewed
application/pdf
it
https://amsacta.unibo.it/id/eprint/2104/1/Argentina_Rapporto_Lamandini__2004.pdf
Lamandini, Marco (2004) Microcredito e "cajas de credito" in Argentina: considerazioni giuridiche per lo sviluppo e la regolazione di un sistema finanziario alternativo a servizio dell'economia locale. [Preprint]
10.6092/unibo/amsacta/2104
oai:amsacta.unibo.it:2129
2011-05-16T12:02:34Z
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https://amsacta.unibo.it/id/eprint/2129/
White knights and black knights
Mucciarelli, Federico M.
IUS/04 Diritto commerciale
Il testo unico della finanza e la direttiva OPA vietano agli amministratori di società quotate di ostacolare le offerte pubbliche d’acquisto delle azioni della società, a meno che tali misure difensive non siano autorizzate dall’assemblea.
Fa eccezione, e non necessità di autorizzazione assembleare, la ricerca di offerte concorrenti per le stesse azioni della società. La ragione di quest’eccezione è che: il divieto di misure difensive viene previsto per assicurare che i soci possano decidere liberamente sul merito dell’offerta, mentre la ricerca di offerte concorrenti altro non fa che aumentare le possibilità di scelta per i soci. Nel paper si sostiene che questo argomento è valido e fondato nella maggior parte delle situazioni, ma che l’offerta concorrente, sollecitata dagli amministratori, potrebbe essere costruita in maniera tale da essere “coercitiva” per gli azionisti, ancorché non vantaggiosa, nel senso che qualsiasi azionista razionale con valutazione ex ante viene indotto ad aderirvi.
2006-04
Preprint
NonPeerReviewed
application/pdf
it
https://amsacta.unibo.it/id/eprint/2129/1/White_knights_and_black_knights.pdf
Mucciarelli, Federico M. (2006) White knights and black knights. [Preprint]
10.6092/unibo/amsacta/2129
oai:amsacta.unibo.it:2134
2011-05-16T12:02:37Z
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Accordi intra-gruppo e divieto d’intese anticoncorrenziali
Mucciarelli, Federico M.
IUS/04 Diritto commerciale
Il diritto antitrust comunitario e nazionale non definiscono espressamente la nozione di impresa; questo fa sorgere un interrogativo: se le intese o le pratiche concordate tra società appartenenti al medesimo gruppo (ad, esempio società madre e figlia) siano da sanzionare come cartelli anticoncorrenziali. L’articolo analizza l’esperienza giurisprudenziale nordamericana e delle Corti comunitarie in materia, proponendo in fine un approccio variabile, che non esenti tutte le intese intra-gruppo dal divieto.
2005-11-18
Preprint
NonPeerReviewed
application/pdf
it
https://amsacta.unibo.it/id/eprint/2134/1/Intese_intragruppo.pdf
Mucciarelli, Federico M. (2005) Accordi intra-gruppo e divieto d’intese anticoncorrenziali. [Preprint]
10.6092/unibo/amsacta/2134
oai:amsacta.unibo.it:2326
2011-05-16T12:05:44Z
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Temi di informatica giuridica
Fioriglio, Gianluigi
IUS/01 Diritto privato
IUS/20 Filosofia del diritto
IUS/10 Diritto amministrativo
IUS/04 Diritto commerciale
INF/01 Informatica
Il presente volume è finalizzato a ricostruire lo sviluppo dell’informatica giuridica, analizzando gli apporti degli illustri studiosi che hanno delineato questa disciplina la cui centralità appare sempre crescente, poiché in una società sempre più informatizzata il diritto non può rimanere indifferente dinanzi ai mutamenti dovuti alla diffusione delle nuove tecnologie.
Le conseguenze di una siffatta evoluzione si riverberano su ciascuna disciplina giuridica, rivoluzionando concetti ed istituti che lo scorrere dei secoli faceva sembrare ormai immutabili, per cui l’informatica giuridica viene, oggi, ad essere caratterizzata da trasversalità e da una estrema complessità.
All’analisi delle problematiche inerenti i caratteri generali dell’informatica giuridica si accompagna, pertanto, la trattazione di tematiche specifiche di particolare importanza: Internet, il diritto alla privacy, il documento informatico e la firma digitale, il commercio elettronico, il semantic web, la crittografia.
Aracne
2004
Monografia
NonPeerReviewed
application/pdf
it
https://amsacta.unibo.it/id/eprint/2326/1/fioriglio-temi_di_informatica_giuridica.pdf
Fioriglio, Gianluigi (2004) Temi di informatica giuridica. Roma, Italy: Aracne, p. 328. DOI 10.6092/unibo/amsacta/2326 <https://doi.org/10.6092/unibo%2Famsacta%2F2326>.
http://www.dirittodellinformatica.it
10.6092/unibo/amsacta/2326
oai:amsacta.unibo.it:2327
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La nuova frontiera del controllo globale: il Trusted Computing, fra involuzione informatica e criticità giuridiche
Fioriglio, Gianluigi
IUS/01 Diritto privato
IUS/20 Filosofia del diritto
IUS/04 Diritto commerciale
INF/01 Informatica
L'articolo analizza i profili informatico-giuridici del Trusted Computing.
2005
Articolo
NonPeerReviewed
application/pdf
it
https://amsacta.unibo.it/id/eprint/2327/1/Fioriglio-La_nuova_frontiera_del_controllo_globale_il_Trusted_Computing.pdf
Fioriglio, Gianluigi (2005) La nuova frontiera del controllo globale: il Trusted Computing, fra involuzione informatica e criticità giuridiche. Nomos (3). pp. 87-102.
10.6092/unibo/amsacta/2327
oai:amsacta.unibo.it:2328
2011-05-16T12:05:47Z
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https://amsacta.unibo.it/id/eprint/2328/
Le “misure di contrasto alla diffusione telematica abusiva di opere dell’ingegno” nella Legge Urbani
Fioriglio, Gianluigi
IUS/01 Diritto privato
IUS/20 Filosofia del diritto
INF/01 Informatica
L'articolo analizza la contestata Legge Urbani, che ha duramente sanzionato la diffusione telematica abusiva delle opere dell'ingegno.
2004
Articolo
NonPeerReviewed
application/pdf
it
https://amsacta.unibo.it/id/eprint/2328/1/Fioriglio-Legge_Urbani.pdf
Fioriglio, Gianluigi (2004) Le “misure di contrasto alla diffusione telematica abusiva di opere dell’ingegno” nella Legge Urbani. Nomos (1). pp. 87-98.
10.6092/unibo/amsacta/2328
oai:amsacta.unibo.it:2371
2011-05-16T12:06:46Z
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https://amsacta.unibo.it/id/eprint/2371/
Equity markets, market efficiency and contestability of control in a trans-Atlantic perspective.
Lamandini, Marco
IUS/04 Diritto commerciale
The article offers a comparative overview of some of the legal determinants affecting the cross-border market for corporate control in a trans-Atlantic perspective, in the wake of directive 2004/25/EC and its implementation by Member States as well as of recent decisions of both the European Court of Justice and the Commission concerning “golden shares” and other protectionist measures adopted by Member States to insulate national champions from the market for corporate control. The article questions whether national (final) ownership really meets the needs of the national community at large, thereby complying with a public interest test, or rather simply meets the quite different needs of local politics to exert an opaque and indirect control over strategic industries (following a “twist the arms” approach in respect to nationals controlling such industries).
2007-10-09
Preprint
NonPeerReviewed
application/pdf
it
https://amsacta.unibo.it/id/eprint/2371/1/Equity_markets_and_cross_border_market_for_corporate.pdf
Lamandini, Marco (2007) Equity markets, market efficiency and contestability of control in a trans-Atlantic perspective. [Preprint]
10.6092/unibo/amsacta/2371
oai:amsacta.unibo.it:2372
2011-05-16T12:06:47Z
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https://amsacta.unibo.it/id/eprint/2372/
Social Banking in Practice: an Italian Case for Corporate Social
Responsibility in Banking
Lamandini, Marco
Steiner, Ilan
IUS/04 Diritto commerciale
The paper introduces an important development in the area of corporate social responsibility in the banking sector, which has recently been accomplished in Italy. A new Italian bank (“Prossima s.p.a.”), incorporated in May 2007, articulates in its articles of association a number of innovative legal provisions that underscore its socially responsible features. To this end, deviation from profit maximization as a single corporate objective and formation of a designated organ (Committee) to guide the board of directors and set the framework for social banking are a landmark in terms of social banking and corporate governance. These provisions balance between shareholders expectations for profit on the one hand, and the interests of other stakeholders and the community at large on the other. The paper assesses the new social banking venture against the backdrop of current debate over corporate social responsibility and the evolution of a social norm that calls for greater corporate citizenship.
2007-10-09
Preprint
NonPeerReviewed
application/pdf
it
https://amsacta.unibo.it/id/eprint/2372/1/social_banking_in_practice.pdf
Lamandini, Marco ; Steiner, Ilan (2007) Social Banking in Practice: an Italian Case for Corporate Social Responsibility in Banking. [Preprint]
10.6092/unibo/amsacta/2372
oai:amsacta.unibo.it:2492
2011-05-16T12:08:55Z
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https://amsacta.unibo.it/id/eprint/2492/
Il criterio di efficienza nel controllo delle concentrazioni bancarie tra tutela della concorrenza e attività di vigilanza
Pedrini, Giulio
IUS/05 Diritto dell'economia
Il criterio di efficienza é ormai considerato uno dei principali parametri di valutazione delle operazioni di concentrazione nell’ambito dell’applicazione della disciplina antitrust, sia dalla prassi degli organismi deputati a esercitare tale funzione sia da parte della letteratura. Nel momento in cui operazioni di concentrazione vengono poste in essere da due istituti di credito, lo stesso criterio può tuttavia entrare in gioco anche nell’esercizio della funzione di vigilanza bancaria.
Il presente lavoro si propone di verificare, con riferimento all’ordinamento italiano, se e in quali termini il criterio di efficienza, utilizzato con frequenza crescente in ambito antitrust, possa essere impiegato anche nell’esercizio della funzione di vigilanza bancaria, e ciò alla luce dell’interpretazione del concetto di efficienza elaborata da Banca d’Italia sia in sede di adozione delle Istruzioni di vigilanza, sia nell’esercizio concreto della vigilanza generalmente intesa.
In ragione del risultato di questa verifica, e sempre in una prospettiva di efficienza, nella parte finale del lavoro viene analizzato il nuovo riparto di competenze in materia di valutazione delle concentrazioni bancarie a fini antitrust fissato dalla legge 266/2005, così come recentemente modificata dal D. Lgs. 29 dicembre 2006 n. 303 (che, lo ricordiamo, ha attribuito alla Banca d’Italia la possibilità di richiedere all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato di autorizzare operazioni di concentrazione tra banche o gruppi bancari “per esigenze di stabilità di uno o più dei soggetti coinvolti”), con particolare attenzione alla capacità dell’attuale modello di ottimizzare l'intervento pubblico in un ambito, quello appena definito, in cui due funzioni pubbliche, di regolazione della concorrenza da un lato e di vigilanza da altro lato, tendono a sovrapporsi, e, secondo alcuni, a contrapporsi.
2008-07-02
Preprint
NonPeerReviewed
application/pdf
it
https://amsacta.unibo.it/id/eprint/2492/1/L%27EFFICIENZA_NEL_CONTROLLO_DELLE_CONCENTRAZIONI_BANCARIE.pdf
Pedrini, Giulio (2008) Il criterio di efficienza nel controllo delle concentrazioni bancarie tra tutela della concorrenza e attività di vigilanza. [Preprint]
10.6092/unibo/amsacta/2492
oai:amsacta.unibo.it:2508
2011-05-16T12:09:02Z
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https://amsacta.unibo.it/id/eprint/2508/
Tutela risorse biologiche marine
Garzia, Giuseppe
IUS/10 Diritto amministrativo
G.GARZIA, La tutela delle risorse biologiche marine nello spazio costiero adriatico.
Lo scopo dello studio è quello di analizzare il quadro normativo vigente relativo alla tutela delle risorse biologiche marine, con specifico riferimento al mare Adriatico.
Come osserva l’Autore si tratta di una ricostruzione non agevole a causa delle numerose normative (soprattutto recenti) che hanno disciplinato a vari livelli il tema. Tra l’altro esse riguardano settori diversi di azione della politica comunitaria e statali quali la tutela dell’ambiente (nelle sue diverse articolazioni), la pesca, etc.
Con il presente articolo l’Autore si propone di ricostruire il quadro generale anche con riferimento ai progetti di istituzione di organismi di carattere transnazionali in area adriatica (regione EUROADRIATICA).
Infine vengono individuate alcuni principi (o linee guida) sui quali dovrebbe fondarsi una corretta ed efficace disciplina di riforma della materia al fine di perseguire il principio dello sviluppo sostenibile.
The aim of the research is to analyze the legal framework regarding the biological marine resources, in particular the Adriatic coasts.
As the Author observes this is not an easy reconstruction because of the several laws (in particular the last ones) stating different levels of the topic. They are concerning other topics of E.U. politics as well as national ones such as the protection of the environment, fishing, etc.
This article aims to reconstruct the general legal framework referring to trans-national organizations like EUROADRIATIC Region.
Finally, a few principles or guidelines will be underlined on which a correct and efficient regulation of the topic should be founded in order to achieve the sustainable development principle.
2008-07-30
Preprint
NonPeerReviewed
application/pdf
it
https://amsacta.unibo.it/id/eprint/2508/1/tutela_risorse_biologiche.pdf
Garzia, Giuseppe (2008) Tutela risorse biologiche marine. [Preprint]
10.6092/unibo/amsacta/2508
oai:amsacta.unibo.it:2512
2011-05-16T12:09:07Z
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https://amsacta.unibo.it/id/eprint/2512/
La tutela delle risorse biologiche marine. Profili generali e sua applicazione allo spazio costiero adriatico.
Garzia, Giuseppe
IUS/10 Diritto amministrativo
G.GARZIA, LA TUTELA DELLE RISORSE BIOLOGICHE MARINE. PROFILI GENERALI E SUA APPLICAZIONE ALLO SPAZIO COSTIERO ADRIATICO.
Lo scopo dello studio è quello di analizzare il quadro normativo vigente relativo alla tutela delle risorse biologiche marine, con specifico riferimento al mare Adriatico.
Come osserva l’Autore si tratta di una ricostruzione non agevole a causa delle numerose normative (soprattutto recenti) che hanno disciplinato a vari livelli il tema. Tra l’altro esse riguardano settori diversi di azione della politica comunitaria e statali quali la tutela dell’ambiente (nelle sue diverse articolazioni), la pesca, etc.
Con il presente articolo l’Autore si propone di ricostruire il quadro generale anche con riferimento ai progetti di istituzione di organismi di carattere transnazionali in area adriatica (regione EUROADRIATICA).
Infine vengono individuate alcuni principi (o linee guida) sui quali dovrebbe fondarsi una corretta ed efficace disciplina di riforma della materia al fine di perseguire il principio dello sviluppo sostenibile.
The aim of the research is to analyze the legal framework regarding the biological marine resources, in particular the Adriatic coasts.
As the Author observes this is not an easy reconstruction because of the several laws (in particular the last ones) stating different levels of the topic. They are concerning other topics of E.U. politics as well as national ones such as the protection of the environment, fishing, etc.
This article aims to reconstruct the general legal framework referring to trans-national organizations like EUROADRIATIC Region.
Finally, a few principles or guidelines will be underlined on which a correct and efficient regulation of the topic should be founded in order to achieve the sustainable development principle.
2008-07-30
Preprint
NonPeerReviewed
application/pdf
it
https://amsacta.unibo.it/id/eprint/2512/1/garzia_adriatico_2edizione.pdf
Garzia, Giuseppe (2008) La tutela delle risorse biologiche marine. Profili generali e sua applicazione allo spazio costiero adriatico. [Preprint]
10.6092/unibo/amsacta/2512
oai:amsacta.unibo.it:2546
2011-05-16T12:09:47Z
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https://amsacta.unibo.it/id/eprint/2546/
Il diritto d'autore e i Learning Objects:risultati di un gruppo di lavoro presso l'Università di Bologna
Comba, Valentina Elvira
Turchi, Maria Elena
IUS/04 Diritto commerciale
M-PED/03 Didattica e pedagogia speciale
The current debate about the Learning Objects’ rights management is broad and very interesting. We should view these peculiar legal aspects in the frame of the digital rights management, and, moreover, in the wide context of the e-learning business and cultural models. The Authors present the objectives and some operational solutions found by a Working Group at the University of Bologna. The Working Group on “ Learning Objects rights management” within the University of Bologna, discussed a variety of situations and case studies and issued some suggestions and licenses; the report present the results in the context of the national and international evolving frame of the copyright legislation.
Il dibattito sui “diritti d’Autore e di sfruttamento commerciale dei Learning Objects” rappresenta, a tutt’oggi, una tematica di grande attualità; le questioni giuridiche collegate alla gestione dei diritti in ambienti digitali devono essere inserite in un contesto molto più complesso, “quello dei modelli culturali ed economici dell’e-learning”. In quest’ambito, gli Autori presentano la direzione d’intervento che ha governato le azioni di un gruppo di lavoro costituito all’interno di una Istituzione intenzionalmente formativa, l’Università di Bologna, e che ha cercato di rispondere in modo efficace alle esigenze “locali” all’interno dl un contesto normativo nazionale ed internazionale in forte evoluzione.
Università di Trento
2008-10
Documento relativo ad un convegno o altro evento
PeerReviewed
application/pdf
it
https://amsacta.unibo.it/id/eprint/2546/1/siel_comba_turchi.pdf
Comba, Valentina Elvira ; Turchi, Maria Elena (2008) Il diritto d'autore e i Learning Objects:risultati di un gruppo di lavoro presso l'Università di Bologna. In: V Congresso Annuale della Società Italiana di E-Learning, 8-11 Oct 2008, Trento, Italy.
http://siel08.cs.unitn.it/Atti/html/comba.html
10.6092/unibo/amsacta/2546
oai:amsacta.unibo.it:2636
2011-05-16T12:11:24Z
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https://amsacta.unibo.it/id/eprint/2636/
La direttiva 91/533/CEE sull'obbligo del datore di informare il lavoratore delle condizioni applicabili al contratto di lavoro e la prova del contratto
Casale, Davide
IUS/07 Diritto del lavoro
Utet
Carinci, Franco
Pizzoferrato, Alberto
2009
Estratto da libro
NonPeerReviewed
application/pdf
it
cc_by_nc
https://amsacta.unibo.it/id/eprint/2636/1/9.5._Casale_Davide_con_biblio.pdf
Casale, Davide (2009) La direttiva 91/533/CEE sull'obbligo del datore di informare il lavoratore delle condizioni applicabili al contratto di lavoro e la prova del contratto. A cura di: Carinci, Franco ; Pizzoferrato, Alberto. DOI 10.6092/unibo/amsacta/2636 <https://doi.org/10.6092/unibo%2Famsacta%2F2636>. In: Diritto comunitario del lavoro . Torino: Utet, . In: Diritto del lavoro
10.6092/unibo/amsacta/2636
oai:amsacta.unibo.it:2642
2015-09-17T08:48:49Z
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https://amsacta.unibo.it/id/eprint/2642/
Sciopero (voce)
Casale, Davide
IUS/07 Diritto del lavoro
SOMMARIO: 1. Fonti e nozione. - 2. Fon-damento e natura del diritto. - 3. Titolarità del diritto. - 4. Gli scopi dello sciopero. - 5. I modi attuati-vi dello sciopero. - 6. Gli effetti legali dello sciopero. - 7. Lo scio-pero nei servizi pubblici essenziali. - 8. (Segue) Le regole da rispet-tare. - 9. (Segue) L’apparato san-zionatorio e la precettazione.
2009
Estratto da libro
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Casale, Davide (2009) Sciopero (voce). DOI 10.6092/unibo/amsacta/2642 <https://doi.org/10.6092/unibo%2Famsacta%2F2642>. , .
10.6092/unibo/amsacta/2642
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https://amsacta.unibo.it/id/eprint/2748/
«Militari apparenti». La Guardia Civica di Bologna per lo statuto fondamentale fra monarchia pontificia e cittadinanza
De Benedictis, Angela
SPS/03 Storia delle istituzioni politiche
M-STO/02 Storia moderna
SPS/02 Storia delle dottrine politiche
IUS/19 Storia del diritto medievale e moderno
Il contributo consta della relazione presentata al Convegno internazionale "Fra Cadice e Palermo. Nazione, Rivoluzione, Costituzione: rappresentanza politica, forme di governo, libertà garantite", svoltosi tra Palermo e Messina nei giorni 5-10 dicembre 2005.
Gli Atti sono in corso di preparazione a cura di Andrea Romano (Università di Messina, Facoltà di Scienze Politiche, Dipartimento di Storia e Comparazione degli Ordinamenti Giuridici e Politici). Il contributo è stato consegnato per gli Atti nel maggio 2006 ed è stato accettato.
Il Convegno era stato organizzato dal DiSCOGiPo, Dipartimento di Storia e Comparazione degli Ordinamenti Giuridici e Politici dell’Università degli Studi di Messina; dal FSE, Fondo Sociale Europeo, Dottorato di Ricerca in Storia delle Istituzioni Politiche e Giuridiche dell’Età Medievale e Moderna; dal CIDRI-EMD, European Master’s Degree, Dottorato Internazionale in Storia e Comparazione delle Istituzioni Giuridiche e Politiche dei Paesi dell’Europa Mediterranea.
Il Convegno era articolato in 10 sessioni.
I sessione. "Costituzioni e costituzionalismi: quasi una premessa".
II sessione. "Da Cadice a Palermo: miti e costituzioni per l’Europa e l’America".
III sessione. "Governo, amministrazione, decentralizzazione.
IV sessione. Rivoluzioni, procedure giudiziarie, buon governo".
V sessione. "La costituzione siciliana del 1812 e la sua percezione europea".
VI sessione. "Costituzionalismi, sovranità, cittadinanza".
VII sessione. "Governi, parlamenti, rappresentanza politica".
VIII sessione. "Educazione pubblica, pubblica opinione, difesa nazionale".
IX sessione. "Costituzionalismi autoctoni, difesa della costituzione".
X sessione. "La costituzione spagnola del 1812 e la sua percezione europea".
La relazione "«Militari apparenti». La Guardia Civica di Bologna per lo statuto fondamentale fra monarchia pontificia e cittadinanza" era inserita nella sezione VIII: Educazione pubblica, pubblica opinione, difesa nazionale (9 dicembre 2005, Messina, Aula Magna dell’Università – Palazzo dell’Ateneo – Piazza Salvatore Pugliatti 1).
2010
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De Benedictis, Angela (2010) «Militari apparenti». La Guardia Civica di Bologna per lo statuto fondamentale fra monarchia pontificia e cittadinanza. [Preprint]
10.6092/unibo/amsacta/2748
oai:amsacta.unibo.it:2758
2011-05-16T12:13:11Z
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La "malizia" della "universita' dei tiranni": chiamare "ribellione" il "resistere". Argomenti della comunicazione politica nel Seicento
De Benedictis, Angela
M-STO/02 Storia moderna
IUS/19 Storia del diritto medievale e moderno
SPS/02 Storia delle dottrine politiche
Relazione presentata alla IX Giornata Luigi Firpo, Tirannide e dispotismo nel dibattito politico tra Cinque e Seicento, Torino 27-28 settembre 2002. Gli Atti della Giornata, a cura di Artemisio Enzo Baldini, risultano in corso di preparazione nel catalogo dell’editore Olschki: http://www.olschki.it/cgi-bin/olscq2.pl?num=3794&lang=it, ISBN: 978 88 222 5739 0, Fondazione Luigi Firpo. Centro di studi sul pensiero politico - Studi e testi, vol. 28. Consegnato al curatore nell’agosto 2003, dall’aprile 2006 il presente saggio si trova nello stato di I bozza per la stampa.
Il saggio analizza linguaggio politico e discorso politico di un pamphlet che fu parte della rivolta catalana del 1640, e che ora da qualche anno lo è anche della sua storiografia, essendo stato pubblicato in una collana dedicata agli scritti politici catalani del XVII secolo. Si tratta della Noticia Universal de Cataluña scritta dal giurista Francesc Martí Viladamor, e datata 21 dicembre 1640.
Dato il contesto, ovvero il «linguaggio politico delle rivoluzioni», il saggio propone di riconsiderare la problematica storiografica «rivolte e rivoluzioni» in età moderna a partire dal recupero del tema «tirannide».
2010
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De Benedictis, Angela (2010) La "malizia" della "universita' dei tiranni": chiamare "ribellione" il "resistere". Argomenti della comunicazione politica nel Seicento. [Preprint]
10.6092/unibo/amsacta/2758
oai:amsacta.unibo.it:2800
2011-05-16T12:13:57Z
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https://amsacta.unibo.it/id/eprint/2800/
Barbari e diritto nell'Occidente postcostantiniano
Fascione, Lorenzo
IUS/18 Diritto romano e diritti dell'antichità
Il tardoantico occidentale è caratterizzato dall’accoglienza e dallo stanziamento di popolazioni originarie d’oltre confine, che vengono assimilate nella massa dei sudditi, o che rimangono autonome sotto la guida dei loro re. Queste recepiscono il diritto romano secondo la disciplina stabilita dal Codice Teodosiano che, pur iniziando ad affermare la supremazia del diritto imperiale, manifesta ancora la indispensabilità del diritto giurisprudenziale, secondo la più genuina tradizione occidentale.
Western Late Antiquity is characterized by the process of reception and the settling of populations coming from abroad, who are either assimilated with the crowd of subjects, or re-maining autonomous under the guide of their king. However these populations adopt Roman Law following the discipline established by the Theodosian Code, which although starting to assert the supremacy of the imperial right, still declares the indispensability of jurisprudential principles, according to the most genuine western tradition.
2010-05-14
Documento relativo ad un convegno o altro evento
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Fascione, Lorenzo (2010) Barbari e diritto nell'Occidente postcostantiniano. In: RAVENNA CAPITALE Società, diritto e istituzioni nei papiri ravennati (V-VIII secolo), 14-15 maggio 2010, Ravenna.
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10.6092/unibo/amsacta/2800
oai:amsacta.unibo.it:2801
2011-05-16T12:13:58Z
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https://amsacta.unibo.it/id/eprint/2801/
Potere imperiale e leggi barbariche: il Pactus legis Salicae
Marotta, Valerio
IUS/18 Diritto romano e diritti dell'antichità
Il nucleo più antico del Pactus legis Salicaesi si può, forse, identificare con un atto unilaterale del potere romano, ossia con una lex data. La legge salica proporrebbe, allora, un compromesso tra il costume gentilizio dei Franchi, fondato sulla vendetta, e le esigenze dell’ordine pubblico romano. Attraverso il ricorso a compensazioni determinate da una tariffa o ad altri strumenti di composizione delle liti, il governo imperiale intendeva costringere i suoi laeti barbari a trovare soluzioni pacifiche alle loro controversie.
The most ancient nucleus of Pactus legis Salicae can be perhaps identified with an unilateral decision of Roman power that is with a lex data. The lex Salica, in the opinion of Jean-Pierre Poly, suggests a compromise between tribal traditions of Franks, based on revenge, and Roman order. Auctually the Roman government wanted its barbarian laeti to settle without bloodshed their quarrels, using fixed fines.
2010-05-15
Documento relativo ad un convegno o altro evento
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Marotta, Valerio (2010) Potere imperiale e leggi barbariche: il Pactus legis Salicae. In: RAVENNA CAPITALE Società, diritto e istituzioni nei papiri ravennati (V-VIII secolo), 14-15 maggio 2010, Ravenna.
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10.6092/unibo/amsacta/2801
oai:amsacta.unibo.it:2803
2011-05-16T12:14:00Z
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Una breve introduzione alle formulae franche e visigote
Liebs, Detlef
IUS/18 Diritto romano e diritti dell'antichità
I più antichi formulari (intorno al 600 d.C) provengono da città che pur sotto la domina-zione franca (Angers) o gotica (Cordova) hanno conservato alla meglio le strutture ammini-strative romane ereditate e hanno continuato a vivere secondo il diritto romano. Questo però era soltanto quello della Lex Romana Visigothorum, anche nel regno dei Franchi. Tuttavia penetrano con forza anche concetti giuridici germanici: a Cordova il diritto della Lex Visigo-thorum, presso i Franchi il diritto della Lex Salica e il diritto consuetudinario franco. Già, però, nel primo VII secolo anche un franco - un uomo di Chiesa - redige una propria raccolta per i negozi giuridici secondo il diritto franco, con varie reminiscenze del diritto romano. Nelle raccolte dell'VIII secolo (Bourges, Tours e Clermont) si trovano spesso espliciti riferimenti al diritto romano, ma dal punto di vista del contenuto sono sempre più fortemente influenzate dal diritto franco. Oggetto delle formule sono molto spesso negozi relativi a terreni: vendite e donazioni alla Chiesa e regali di nozze. Inoltre riguardano gli schiavi: vendite, manomissioni e, frequentemente in modo vistoso, vendite di se stessi per debiti; naturalmente riguardano anche i mutui. Alla base delle singole formule stanno di regola negozi reali della città in questione.
Die ältesten Formelsammlungen (um 600 n. Chr.) stammen aus Städten, die auch unter fränkischer (Angers) beziehungsweise gotischer Oberherrschaft (Cordoba) die ererbten römi-schen Verwaltungsstrukturen so gut es ging beibehalten hatten und weiterhin nach römischem Recht lebten. Dieses war freilich nur mehr das der Lex Romana Visigothorum, auch im Fran-kenreich. Trotzdem drangen auch germanische Rechtsvorstellungen mit Macht ein: in Cordoba das Recht der Lex Visigothorum, bei den Franken das Recht der Lex Salica und fränkisches Gewohnheitsrecht. Schon im frühen 7. Jahrhundert hat aber auch ein Franke – ein Mann der Kirche – eine eigene Sammlung für Rechtsgeschäfte nach fränkischem Recht angelegt, mit mannigfachen Reminiszenzen an das römische Recht. In den Sammlungen des 8. Jahrhunderts (Bourges, Tours und Clermont) finden sich oft ausdrückliche Bekenntnisse zum römischen Recht, aber inhaltlich sind sie immer stärker von fränkischem Recht beeinflusst. Gegenstand der Formeln sind sehr oft Grundstücksgeschäfte: Verkäufe und Schenkungen, an die Kirche und zur Hochzeit. Außerdem geht es um Sklaven: Verkäufe, Freilassungen und, auffallend häufig, Selbstverkauf wegen Überschuldung; natürlich auch Darlehen. Den einzelnen Formeln lagen in der Regel wirkliche Geschäfte in der betreffenden Stadt zugrunde.
2010-05-13
Documento relativo ad un convegno o altro evento
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Liebs, Detlef (2010) Una breve introduzione alle formulae franche e visigote. In: RAVENNA CAPITALE Atti e formulari nell'Occidente germanico romano, 13-14 maggio 2010, Ravenna.
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oai:amsacta.unibo.it:2804
2011-05-16T12:14:01Z
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Amanuenses e notarii nei formulari franchi dal VI all'VIII secolo
Liebs, Detlef
IUS/18 Diritto romano e diritti dell'antichità
Gli scritturali nel regno dei Franchi erano nei secoli bui dal VI all'VIII secolo, nelle città della Gallia meridionale (come si evince dalle raccolte di formule franche) solitamente come prima gli scritturali cittadini: amanuenses (Angers, Tours, Clermont Ferrand), nelle grandi città come Parigi, notarii; costoro redigevano anche semplici documenti privati. Sotto Carlo Magno i notarii cittadini di Bourges si trovano in gran numero sotto un notaio di grado più elevato (professor). Carlo istituisce dei notarii anche presso i missi reali, i conti, i vescovi e abati. Nei documenti del regno orientale dei Franchi ho incontrato solo clerici - gli scritturali stavano evidentemente al servizio della Chiesa: notarii a Le Mans, Châlons sur Marne, Semur e so-prattutto a Weißenburg. Anche in Italia i notarii erano scritturali al servizio della Chiesa, mentre l'evoluzione di scritturali laici si deve alla riforma di Giustiniano sulla documentazione: le città davano le concessioni e sorvegliavano i loro scritturali (tabelliones, anche forenses), un sistema, che dall'XI secolo si doveva poi imporre in tutto il mondo occidentale.
Urkundenschreiber im fränkischen Reich waren in den dunklen Jahrhunderten, vom 6. bis zum 8. Jahrhundert, in den Städten des südlichen Gallien (wie den fränkischen Formelsam-mlungen zu entnehmen ist) meist nach wie vor städtische Schreiber: amanuenses (Angers, Tours, Clermont Ferrand), in größeren Städten wie Paris notarii; sie schrieben auch schlichte Privaturkunden. Unter Karl dem Großen begegnen städtische notarii in Bourges in größerer Zahl unter einem obersten Notar (professor). Karl richtete notarii auch bei den königlichen missi, Grafen, den Bischöfen und Äbten ein. In Urkunden aus dem östlichen Frankenreich – ich habe nur kirchliche gefunden – standen die Urkundenschreiber offenbar im Dienst der Kirche: notarii in Le Mans, Châlons sur Marne, Semur und vor allem Weißenburg. Auch in Italien waren notarii Schreiber in kirchlichem Dienst, während die Entwicklung der weltlichen Urkundenschreiber von Justinians Reform des Urkundenwesens geprägt wurde: Die Städte konzessionierten und überwachten ihre Schreiber (tabelliones, auch forenses), ein System, das seit dem 11. Jahrhundert sich dann im ganzen Westen durchsetzen sollte.
2010-05-13
Documento relativo ad un convegno o altro evento
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Liebs, Detlef (2010) Amanuenses e notarii nei formulari franchi dal VI all'VIII secolo. In: RAVENNA CAPITALE Atti e formulari nell'Occidente germanico romano, 13-14 maggio 2010, Ravenna.
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Il Regno di Eurico e la caduta dell'Impero Romano
García Garrido, Manule Jésus
IUS/18 Diritto romano e diritti dell'antichità
1. L´epoca d´oro degli studi visigotici in Spagna. – 2. La caduta dell´Impero Romano e l´insediamento dei visigoti – 3. Crisi e decadenza dei municipii –4. La polemica delle tesi dei germanisti e dei romanisti. –5. Il Breviario di Alarico o Lex romana Visigotorum
2010-05-14
Documento relativo ad un convegno o altro evento
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García Garrido, Manule Jésus (2010) Il Regno di Eurico e la caduta dell'Impero Romano. In: RAVENNA CAPITALE Società, diritto e istituzioni nei papiri ravennati (V-VIII secolo), 14-15 maggio 2010, Ravenna.
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La "misteriosa" scrittura grande: paleografia e storia
Modesti, Maddalena
Iannacci, Lorenza
Zuffrano, Annafelicia
IUS/18 Diritto romano e diritti dell'antichità
Nel 1952 Jan Olof Tjäder riusciva finalmente a decifrare la cosiddetta misteriosa scrittura grande che caratterizza la prima riga di quattro papiri ravennati contenenti protocolli dei gesta municipalia (504-625 d. C.) e a individuarne la base grafica nella corsiva romana antica. Questo permetteva quindi al Tjäder di dimostrare che l’antica scrittura comune romana non era sopravvissuta, dopo il IV secolo, solo nelle litterae caelestes riservate ai documenti imperiali (cfr. Th.9.19.3, 367 d. C.), ma che ad esse si affiancavano anche le scritture iniziali di alcuni papiri egiziani contenenti processi verbali d’udienza e, appunto, quella dei protocolli dei gesta ravennati.
Il presente contributo si propone dunque una verifica della teoria del Tjäder circa il ruolo che la misteriosa scrittura grande ravennate ha avuto nella storia della scrittura latina, soprattutto alla luce delle più recenti edizioni che hanno reso accessibile un sempre maggior numero di fonti per i secoli III-VII. Quindi si è tentato di riconnettere il dato grafico che emerge dai gesta ravennati ad un quadro storico-istituzionale più ampio, in particolare attraverso il confronto tra le fonti documentarie, le fonti legislative (relativamente a quegli interventi normativi che interessano direttamente la scrittura dei documenti pubblici) e la storiografia di carattere paleografico.
2010-05-14
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cc_by_nc
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Modesti, Maddalena ; Iannacci, Lorenza ; Zuffrano, Annafelicia (2010) La "misteriosa" scrittura grande: paleografia e storia. In: RAVENNA CAPITALE Società, diritto e istituzioni nei papiri ravennati (V-VIII secolo), 14-15 maggio 2010, Ravenna.
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10.6092/unibo/amsacta/2809
oai:amsacta.unibo.it:2823
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Riforma del Diritto Societario - Audizione presso la Camera dei Deputati, Commissioni Giustiza e Finanze
Enriques, Luca
IUS/04 Diritto commerciale
2002-11-27
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Enriques, Luca (2002) Riforma del Diritto Societario - Audizione presso la Camera dei Deputati, Commissioni Giustiza e Finanze. In: Audizione presso la Camera dei Deputati, Commissioni Giustizia e Finanze, 27 Novembre 2002, Roma.
10.6092/unibo/amsacta/2823
oai:amsacta.unibo.it:2826
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https://amsacta.unibo.it/id/eprint/2826/
Primi appunti sull'evoluzione del decurionato cittadino
Randazzo, Salvatore, Salvo
IUS/18 Diritto romano e diritti dell'antichità
La comunicazione presenta una ipotesi di lavoro sulla storia di decurioni.
L'autore ritiene che l'evoluzione del ruolo dei decurioni durante l'Impero Romano, in termini sociali e politici, nonché la persecuzione costante a cui sono sottoposti. Un'indicazione specifica di questa evoluzione, non sempre coerente, può essere vista nella grande varietà di appellativi menzionati dalle fonti: immagine di un potere in progressivo cambiamento nelle città romane.
The paper presents a working hypothesis about the history of decurions.
The author considers the changing role of decurions during the Roman Empire in social and political terms and the constant harassment to which they are subjected. A specific indication of this evolution, not always consistent, could be seen in the wide variety of names mentioned by the sources: the image of a progressive changing power in Roman cities.
2010-05-14
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Randazzo, Salvatore, Salvo (2010) Primi appunti sull'evoluzione del decurionato cittadino. In: RAVENNA CAPITALE Società, diritto e istituzioni nei papiri ravennati (V-VIII secolo), 14-15 maggio 2010, Ravenna.
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10.6092/unibo/amsacta/2826
oai:amsacta.unibo.it:2827
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Some Marginal Remarks on Prof. Randazzo's Paper
Sirks, A. J. B.
IUS/18 Diritto romano e diritti dell'antichità
L'interessante intervento del Prof. Randazzo sulla continuità e discontinuità del decurianato ha offerto molti spunti di riflessione. Certamente il decurionato rappresenta in questi secoli, oggetto del Convegno, la spina dorsale dell'amministrazione locale. Vorrei fare alcune osservazioni in proposito, anche in relazione a quanto detto dal prof. Randazzo.
Prof. Randazzo’s paper on the question of continuity or discontinuity in the decurionate is very interesting and he made many inspiring observations. It is a long period we are talking of, and the decurionate was in any case for a greater part of this period the backbone of local government. It is, therefore, a large subject and I can only hope to make some marginal remarks and contribute to his paper.
2010-05-14
Documento relativo ad un convegno o altro evento
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it
https://amsacta.unibo.it/id/eprint/2827/1/Sirks_Ravenna_2010.pdf
Sirks, A. J. B. (2010) Some Marginal Remarks on Prof. Randazzo's Paper. In: RAVENNA CAPITALE Società, diritto e istituzioni nei papiri ravennati (V-VIII secolo), 14-15 maggio 2010, Ravenna.
http://www.ravennacapitale.unibo.it
10.6092/unibo/amsacta/2827
oai:amsacta.unibo.it:2970
2016-06-22T12:22:06Z
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https://amsacta.unibo.it/id/eprint/2970/
Corpus Iuris on-line :
Progetto, edizione utilizzata, obiettivi
Bonacini, Pierpaolo
IUS/18 Diritto romano e diritti dell'antichità
IUS/19 Storia del diritto medievale e moderno
2011
Monografia
NonPeerReviewed
application/pdf
it
cc_by_nc
https://amsacta.unibo.it/id/eprint/2970/1/Progetto_CorpusIuris_online.pdf
Bonacini, Pierpaolo (2011) Corpus Iuris on-line : Progetto, edizione utilizzata, obiettivi. DOI 10.6092/unibo/amsacta/2970 <https://doi.org/10.6092/unibo%2Famsacta%2F2970>.
10.6092/unibo/amsacta/2970
oai:amsacta.unibo.it:2991
2013-10-01T09:58:45Z
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https://amsacta.unibo.it/id/eprint/2991/
Contratto a favore di terzi e patti successori. Alcuni orientamenti a confronto
Tampieri, Maura
IUS/01 Diritto privato
IUS/02 Diritto privato comparato
IUS/17 Diritto penale
2011-02
Preprint
NonPeerReviewed
application/pdf
it
cc_by_nc_nd
https://amsacta.unibo.it/id/eprint/2991/1/Contratto_a_favore_di_terzi_e_patti_successori.Alcuni_orientamenti_a_confronto.pdf
Tampieri, Maura (2011) Contratto a favore di terzi e patti successori. Alcuni orientamenti a confronto. [Preprint]
10.6092/unibo/amsacta/2991
oai:amsacta.unibo.it:3002
2012-04-26T09:32:39Z
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https://amsacta.unibo.it/id/eprint/3002/
L'Archivio Arcivescovile di Ravenna e la tradizione delle istituzioni tra Tardo Antico e Medio Evo
Rabotti, Giuseppe
IUS/18 Diritto romano e diritti dell'antichità
SOMMARIO. Antichità e continuità epocale dell'AARa. Nota storico-istituzionale sull'arcivescovato di Ravenna nei secoli V-XI e rassegna delle fonti papiracee e membranacee edite coeve conservate nell'AARa. — 1. Ipotesi su una scuola di diritto a Ravenna per la qualificazione dei funzionari del governo esarcale, e dei tabellioni della curia cittadina; fonti legislative e scolastiche delle quali resta traccia nella documentazione. ― 2. Tradizione scolastica nei formulari dei tabellioni cittadini; formazione scolastica dei giudici, avvocati e notai presenti ai placiti dei secoli IX-XI. — 3. Presenza parallela di una formazione culturale nell'ambito della curia arcivescovile, e nella classe dei notarii sancte Ravennatis ecclesie. Accertata influenza della cancelleria di Bisanzio sui documenti di enfiteusi e di livello; autonomia della cancelleria arcivescovile e originalità dei suoi atti nel quadro delle cancellerie italiane. — 4. Valorizzazione della edizione dei papiri italiani di J.-O. Tjäder per la formazione dei giovani studiosi. Necessità di uno studio interdisciplinare per l'approfondimento degli aspetti giuridici, e più largamente culturali, dei documenti dell'AARa.
SUMMARY. Antiquity and chronological continuity of the Ravenna Archiepiscopal Archives. Historical and institutional note about the archbishop's see of Ravenna in the 5th-11th centuries and review of the papyrus and parchment sources coeval published preserved in the Ravenna Archiepiscopal Archives. — 1. Hypothesis about a school of law in Ravenna for qualifications of the exarchate government officials, and of the city court tabellions; legislative and scholastic sources whose trace remains in the documentation. ― 2. Scholastic tradition in formularies of the city tabellions; scholastic training of judges, lawyers and notaries present at the 9th-11th centuries placita. — 3. Parallel presence of a cultural training in the archiepiscopal Court circle, and in the notarii sancte Ravennatis ecclesie class. Ascertained influence of the Byzantium chancellery on the emphyteusis and lease documents; archiepiscopal chancellery autonomy and originality of its records in the Italian chancelleries pattern. — 4. Enhancement of the J.-O. Tjäder Italian papyri edition for the young scholars education. Need for a cross-disciplinary study for the close examination of the legal, and more widely cultural, aspects of the Ravenna Archiepiscopal Archives documents.
2010-05-14
Documento relativo ad un convegno o altro evento
PeerReviewed
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it
cc_by_nc
https://amsacta.unibo.it/id/eprint/3002/1/Rabotti_Ravenna_2010.pdf
Rabotti, Giuseppe (2010) L'Archivio Arcivescovile di Ravenna e la tradizione delle istituzioni tra Tardo Antico e Medio Evo. In: RAVENNA CAPITALE Società, diritto e istituzioni nei papiri ravennati (V-VIII secolo), 14 - 15 maggio 2010, Ravenna.
http://www.ravennacapitale.unibo.it
10.6092/unibo/amsacta/3002
oai:amsacta.unibo.it:3018
2022-02-21T11:54:00Z
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https://amsacta.unibo.it/id/eprint/3018/
Il diritto d'autore in ambito universitario
Spedicato, Giorgio
IUS/04 Diritto commerciale
Il testo è stato elaborato nell’ambito di un progetto dal titolo “Dalle biblioteche e gli archivi alla divulgazione in ambito universitario: il diritto d’autore nello studio, nella ricerca e nella didattica” congiuntamente condotto dal Centro E-learning Ateneo di Bologna (CELAB) dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna e dalla Fondazione Istituto Gramsci Emilia-Romagna.
Esso si prefigge come obiettivo di divulgare tra i protagonisti del mondo accademico i principi e le norme fondamentali in materia di diritto d’autore, in modo che questi possano avere a disposizione uno strumento di agevole lettura che consenta loro, superando le complessità tipiche dei testi giuridici specialistici, di trovare risposte (e prima ancora di porsi le opportune domande) in relazione ai dubbi che quotidianamente si affacciano in chi – soprattutto non essendo un giurista – crei, utilizzi o diffonda opere dell’ingegno per finalità di studio, di didattica o di ricerca.
Il testo si rivolge dunque, in particolare, al personale docente e ricercatore che opera nell’Università, al personale non docente la cui attività, per ua stessa natura, finisce con l’intersecare normalmente le tematiche relative al diritto d’autore (come bibliotecari e archivisti) e, infine, a coloro che dell’Università sono gli utenti, ovvero gli studenti.
Trattandosi di un’opera per “non addetti ai lavori ”, si è cercato di utilizzare nel corso della redazione un linguaggio piano e ricco di esempi, così da agevolare la comprensione della rilevanza pratica delle norme prese in esame. A questo fine si è proceduto per cerchi concentrici, illustrando nel primo capitolo i principi generali che regolano la materia e contribuendo, nel secondo capitolo, a chiarire come questi siano stati influenzati (e in alcuni casi stravolti) dalla rivoluzione digitale. Nel terzo capitolo, infine, l’attenzione è stata focalizzata sulle ipotesi di più frequente occorrenza in ambito accademico, applicando a taluni casi particolari i principi generali illustrati nei primi due capitoli.
Simplicissimus Book Farm; Alma Mater Studiorum, Università di Bologna
2011
Monografia
PeerReviewed
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it
cc_by_nc
https://amsacta.unibo.it/id/eprint/3018/3/Spedicato-il-diritto-d-autore-in-ambito-universitario-web.pdf
Spedicato, Giorgio (2011) Il diritto d'autore in ambito universitario. Milano: Simplicissimus Book Farm; Alma Mater Studiorum, Università di Bologna, p. 310. DOI 10.6092/unibo/amsacta/3018 <https://doi.org/10.6092/unibo%2Famsacta%2F3018>.
10.6092/unibo/amsacta/3018
oai:amsacta.unibo.it:3047
2011-09-13T14:54:12Z
7374617475733D707562
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74797065733D61727469636C65
https://amsacta.unibo.it/id/eprint/3047/
Il principio di precauzione: una necessaria applicazione all'impatto della presenza umana nel Continente Antartico
Bellotti, Mirta Liliana
IUS/13 Diritto internazionale
Sommario: 1) Premessa. 2) Le disposizioni del protocollo di Madrid che prescrivono l'applicazione del principio di precauzione. 2.1. Protezione della flora e della fauna antartiche. 2.2. Precauzioni per impedire l'introduzione di microrganismi. 3) Impatto della presenza umana. 4) Conclusioni.
2007
Articolo
PeerReviewed
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en
https://amsacta.unibo.it/id/eprint/3047/1/IL_PRINCIPIO_DI_PRECAUZIONE.pdf
Bellotti, Mirta Liliana (2007) Il principio di precauzione: una necessaria applicazione all'impatto della presenza umana nel Continente Antartico. Gazzetta Ambiente, 2007 (5). pp. 133-140. ISSN 1123-5489
http://www.gazzettaambiente.it
9788886359993
10.6092/unibo/amsacta/3047
9788886359993
oai:amsacta.unibo.it:3048
2011-09-13T14:53:01Z
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https://amsacta.unibo.it/id/eprint/3048/
Destinazione di zone a verde agricolo e modifiche d'ufficio, per finalità di tutela ambientale, delle Regioni al Piano Regolatore Generale.
Bellotti, Mirta Liliana
IUS/10 Diritto amministrativo
Sommario: 1) Premessa. 2) Strategia sull’ambiente urbano dell’Unione Europea. 3) Destinazione di zone a verde agricolo con finalità di tutela ambientale nel Piano Regolatore Generale. 4) Approvazione Regionale del Piano Regolatore Generale con modifiche d’ufficio attinenti alla tutela del paesaggio e dell’ambiente. 5) Conclusioni.
2007
Articolo
PeerReviewed
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en
https://amsacta.unibo.it/id/eprint/3048/1/Pianoregolatoregenerale_corretto.pdf
Bellotti, Mirta Liliana (2007) Destinazione di zone a verde agricolo e modifiche d'ufficio, per finalità di tutela ambientale, delle Regioni al Piano Regolatore Generale. Gazzetta Ambiente, 2007 (4). pp. 157-163. ISSN 1123-5489
http://www.gazzettaambiente.it
ISBN 9788862630009
10.6092/unibo/amsacta/3048
ISBN 9788862630009
oai:amsacta.unibo.it:3053
2011-09-16T10:17:41Z
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https://amsacta.unibo.it/id/eprint/3053/
Gli arbitrati delineati dal "collegato lavoro " e prime attuazioni.
Arrigoni, Caterina
IUS/15 Diritto processuale civile
L’autore analizza la disciplina del c.d. «collegato lavoro», che ha mostrato un’apertura nei confronti della soluzione alternativa delle liti in materia laburistica, ridisegnando l’arbitrato e scorporandolo in quattro diverse figure. Alle garanzie poste a tutela del lavoratore nella stipulazione della clausola compromissoria, a lite insorta fa da contraltare la non necessarietà dalla previa opzione superindividuale in favore dell’arbitrato.
Dopo aver analizzato la natura dell’istituto, che il legislatore, sulla scia della tradizione, denomina libero, ma regolamenta in modo addirittura più puntuale rispetto a quello rituale, prende in considerazione la disciplina specifica fino ad arrivare all’efficacia del lodo ed anche all’analisi delle prime applicazioni pratiche.
2011
Preprint
NonPeerReviewed
application/pdf
it
https://amsacta.unibo.it/id/eprint/3053/1/Gli_arbitrati_delineati_dal_collegato_lavoro_e_prime_attuazioni.pdf
Arrigoni, Caterina (2011) Gli arbitrati delineati dal "collegato lavoro " e prime attuazioni. [Preprint]
10.6092/unibo/amsacta/3053
oai:amsacta.unibo.it:3054
2011-07-11T08:31:16Z
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https://amsacta.unibo.it/id/eprint/3054/
Interesse in causa ed incapacità a testimoniare: l'interpretazione lata della giurisprudenza
Arrigoni, Caterina
IUS/15 Diritto processuale civile
L’autore commenta una pronuncia del Tribunale di Bologna, che sembra dare un’interpretazione lata della norma sull’incapacità a testimoniare. Dopo aver esaminato le elaborazioni dottrinali e giurisprudenziali materia, analizza la posizione del socio accomandante di un s.a.s. rispetto all'art. 246 c.p.c. e la rilevanza che a tal fine può assumere l’eventuale estinzione della società.
Valorizza, infine, l’idea che le norme che limitano il diritto di difendersi provando, costituzionalmente garantito, siano interpretate restrittivamente.
2011
Preprint
NonPeerReviewed
application/pdf
it
https://amsacta.unibo.it/id/eprint/3054/1/Interesse_in_causa_ed_incapacit%C3%A0_a_testimoniare._l%27interpretazione_lata_della_giurisprudenza.pdf
Arrigoni, Caterina (2011) Interesse in causa ed incapacità a testimoniare: l'interpretazione lata della giurisprudenza. [Preprint]
10.6092/unibo/amsacta/3054
oai:amsacta.unibo.it:3055
2011-07-11T07:42:06Z
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https://amsacta.unibo.it/id/eprint/3055/
Decisione secondo diritto e arbitrato irrituale
Arrigoni, Caterina
IUS/15 Diritto processuale civile
L’autore commenta una pronuncia del tribunale di Bologna che ritiene la pronuncia secondo diritto incompatibile con l’arbitrato irrituale. Analizza come la riconduzione dell’arbitrato irrituale all’equità discenda da una impostazione del fenomeno su base prettamente negoziale che aveva trovato fortuna agli inizi delle elaborazioni dottrinali in materia. Dimostra come, in realtà, la decisione secondo diritto non si affatto incompatibile con l’arbitrato irrituale, sia esso ricostruito su chiave processualista che negozialista.
2011
Preprint
NonPeerReviewed
application/pdf
it
https://amsacta.unibo.it/id/eprint/3055/1/Decisione_secondo_diritto_ed_arbitrato_irrituale.pdf
Arrigoni, Caterina (2011) Decisione secondo diritto e arbitrato irrituale. [Preprint]
10.6092/unibo/amsacta/3055
oai:amsacta.unibo.it:3056
2011-07-11T07:42:17Z
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https://amsacta.unibo.it/id/eprint/3056/
Riflessioni sulla natura dell'arbitrato irrituale
Arrigoni, Caterina
IUS/15 Diritto processuale civile
L’autore ripercorre l’annoso problema della natura dell’arbitrato irrituale, che nato nella prassi sotto il vigore del codice del 1865 deve la sua diffusione alla assenza di vincoli e controlli statuali. Esamina le teorie negozialiste e processualiste, senza tralasciare la impostazione di chi propugna una reductio ad unum delle due figure di arbitrato.
Analizza il contenuto dell’art. 808-ter c.p.c. ed evidenzia come tale norma delinei un procedimento volto ad ottenere un giudizio, e non una transazione, nel rispetto delle garanzie imprescindibili.
2011
Preprint
NonPeerReviewed
application/pdf
it
https://amsacta.unibo.it/id/eprint/3056/1/Riflessioni_sulla_natura_dell%27arbitrato_irrituale.pdf
Arrigoni, Caterina (2011) Riflessioni sulla natura dell'arbitrato irrituale. [Preprint]
10.6092/unibo/amsacta/3056
oai:amsacta.unibo.it:3057
2011-07-11T07:42:27Z
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https://amsacta.unibo.it/id/eprint/3057/
Sull'impugnazione del lodo libero
Arrigoni, Caterina
IUS/15 Diritto processuale civile
L’autore, dopo un rapido inquadramento sistematico, si propone di ripercorrere gli orientamenti dottrinali e giurisprudenziali in materia di impugnazione del lodo libero prima e dopo l’inserimento nell'’impianto codicistico dell’art. 808-ter c.p.c. Valorizza la visione processualistica del fenomeno, ove in ragione della nuova norma i motivi di annullamento del lodo sono modellati su quelli dell’impugnazione per nullità, ed evidenzia la rilevanza del principio del contraddittorio nell’arbitrato libero non più inteso in senso esclusivamente sostanziale, ma quale garanzia ineliminabile in un giusto processo arbitrale.
2011
Preprint
NonPeerReviewed
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it
https://amsacta.unibo.it/id/eprint/3057/1/Sull%27impugnazione_del_lodo_libero.pdf
Arrigoni, Caterina (2011) Sull'impugnazione del lodo libero. [Preprint]
10.6092/unibo/amsacta/3057
oai:amsacta.unibo.it:3085
2011-09-13T14:57:56Z
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https://amsacta.unibo.it/id/eprint/3085/
Mineria a cielo abierto versus glaciares en alerta roja en Argentina
Bellotti, Mirta Liliana
IUS/10 Diritto amministrativo
Sommario: 1. Introduzione. 2. Miniere a cielo aperto. 3. Miniere d'oro a cielo aperto per lisciviazione con cianuro. 4. Il Parlamento europeo ha adottato una risoluzione che richiede un divieto totale di utilizzare cianuro nelle miniere. 5. Miniere a cielo aperto in Argentina. 6. Legge argentina nº 26.639: Regime di presupposti minimi per la conservazione dei ghiacciai e Ambiente periglaciale. 7. Le decisioni del giudice Federale di San Juan impediscono l'applicazione della legge sui ghiacciai. 8. Regolamento della Legge sui ghiacciai. 9. Considerazioni finali.
2011-05-31
Articolo
PeerReviewed
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https://amsacta.unibo.it/id/eprint/3085/1/Miner%C3%ADa_a_cielo_abierto.pdf
Bellotti, Mirta Liliana (2011) Mineria a cielo abierto versus glaciares en alerta roja en Argentina. Revista de Derecho de Daños (Rubinzal- Culzoni Editores), 2011 (1). pp. 391-437.
http://www.rubinzal.com.ar/revistas/revista-de-derecho-de-danos/2/
ISBN 978-987-30-0196-3
10.6092/unibo/amsacta/3085
ISBN 978-987-30-0196-3
oai:amsacta.unibo.it:3093
2013-02-28T10:50:03Z
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https://amsacta.unibo.it/id/eprint/3093/
Decreto Legislativo 81/2008. Quale prevenzione nei luoghi di lavoro?
Maggi, Bruno
Rulli, Giovanni
Del Punta, Riccardo
Pascucci, Paolo
Salento, Angelo
Fabbri, Tommaso Maria
IUS/07 Diritto del lavoro
M-PSI/06 Psicologia del lavoro e delle organizzazioni
MED/44 Medicina del lavoro
SECS-P/08 Economia e gestione delle imprese
SECS-P/10 Organizzazione aziendale
SPS/09 Sociologia dei processi economici e del lavoro
A contribution in the medical field illustrates the historical evolution of the concepts of prevention and health to which it is necessary to refer for a discussion about health and safety in the workplace. Some contributions in the fields of labor law and organizational theory interpret the norms currently effective in Italy and the guidelines for the assessment of risks in work situations. What conception of prevention is implicitly assumed by the norms, and by the guidelines that the norms indicate? Are the current norms adequate to stimulate organizational choices aimed at preventing risks and discouraging harmful choices? Limits and contradictions hindering a real, effective, primary prevention are emphasized.
TAO Digital Library
Maggi, Bruno
Rulli, Giovanni
2011-08-18
Monografia
PeerReviewed
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it
cc_by_nc
https://amsacta.unibo.it/id/eprint/3093/1/dlgs81.pdf
Maggi, Bruno ; Rulli, Giovanni ; Del Punta, Riccardo ; Pascucci, Paolo ; Salento, Angelo ; Fabbri, Tommaso Maria (2011) Decreto Legislativo 81/2008. Quale prevenzione nei luoghi di lavoro? A cura di: Maggi, Bruno ; Rulli, Giovanni. Bologna: TAO Digital Library, ISBN 978-88-904979-7-1. DOI 10.6092/unibo/amsacta/3093 <https://doi.org/10.6092/unibo%2Famsacta%2F3093>. In: TAO Digital Library ISSN 2282-1023.
10.6092/unibo/amsacta/3093
oai:amsacta.unibo.it:3222
2012-04-05T10:00:24Z
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https://amsacta.unibo.it/id/eprint/3222/
L'evoluzione del danno esistenziale secondo gli orientamenti della giurisprudenza
Tampieri, Maura
IUS/01 Diritto privato
Il lavoro si incentra sull’analisi degli orientamenti giurisprudenziali più salienti, arricchita dai contributi della dottrina, in tema di pregiudizi non patrimoniali su beni costituzionalmente protetti della persona, con particolare riguardo al danno esistenziale. Si osserva che gli orientamenti giurisprudenziali in materia si sono tradotti in decisioni di diverso contenuto: alcune di esse negano il riconoscimento del pregiudizio esistenziale in capo alla vittima dell’illecito, altre lo riconoscono specificamente, e altre ancora, pur non prevedendolo espressamente, si mostrano comunque sensibili alla necessità di colmare la zona grigia di confine tra il danno biologico e il danno morale.
Secondo l’autrice tutte le fattispecie esaminate, sebbene fra loro eterogenee, hanno in comune la lesione di beni esistenziali della vittima, ovvero di diritti inerenti la libertà e la dignità della persona umana, che sono valori costituzionali di riferimento per il giudice nell’applicazione della legge e per il legislatore nella sua formazione.
Università degli Studi di Bologna
2012-02-13
Monografia
NonPeerReviewed
application/pdf
it
cc_by_nc_nd
https://amsacta.unibo.it/id/eprint/3222/1/L%27evoluzione_del_danno_esistenziale.pdf
Tampieri, Maura (2012) L'evoluzione del danno esistenziale secondo gli orientamenti della giurisprudenza. Bologna Italia: Università degli Studi di Bologna, p. 115. DOI 10.6092/unibo/amsacta/3222 <https://doi.org/10.6092/unibo%2Famsacta%2F3222>. ISSN 2038-7954.
10.6092/unibo/amsacta/3222
oai:amsacta.unibo.it:3236
2013-02-28T10:47:21Z
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https://amsacta.unibo.it/id/eprint/3236/
Finanziarizzazione e regolazione del lavoro: un’alternativa analitica alle vulgate del postfordismo
Salento, Angelo
IUS/07 Diritto del lavoro
SECS-P/08 Economia e gestione delle imprese
SPS/09 Sociologia dei processi economici e del lavoro
SPS/12 Sociologia giuridica, della devianza e mutamento sociale
The goal of this paper is to provide a contribution to the debate concerning the relationship between the financialization process of the economy and the organizational changes implemented by enterprises, as well as the transformation of labour regulation. The hypothesis here proposed is that there is a tight connection between these elements, and that the analysis of such connection provides key insights about how to critically interpret the development, in the last few decades, of organizational and managerial practices and of a profoundly renewed labour law. In this perspective, the paper offers an alternative reconstruction of the so-called “post-fordist” transformations.
TAO Digital Library
2012-03-08
Monografia
PeerReviewed
application/pdf
it
cc_by_nc
https://amsacta.unibo.it/id/eprint/3236/1/Salento-Finanziarizzazione.pdf
Salento, Angelo (2012) Finanziarizzazione e regolazione del lavoro: un’alternativa analitica alle vulgate del postfordismo. Bologna: TAO Digital Library, p. 103. ISBN 978-88-906740-2-0. DOI 10.6092/unibo/amsacta/3236 <https://doi.org/10.6092/unibo%2Famsacta%2F3236>. In: TAO Digital Library ISSN 2282-1023.
10.6092/unibo/amsacta/3236
oai:amsacta.unibo.it:3237
2013-02-28T10:46:58Z
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https://amsacta.unibo.it/id/eprint/3237/
Prévention de la pénibilité : une approche contradictoire ?
Maggi, Bruno
IUS/07 Diritto del lavoro
M-PSI/06 Psicologia del lavoro e delle organizzazioni
MED/44 Medicina del lavoro
SECS-P/08 Economia e gestione delle imprese
SPS/09 Sociologia dei processi economici e del lavoro
In France, recent laws concerning retirement foresee the obligation to reach agreements in order to prevent some risks, whose disabling consequences imply forms of compensations. These norms raise a number of issues: the language used to define risks, damages and their consequences, generates ambiguities, and some contradictions with the norms concerning health and safety at work appear. It is plausible that this depends on distorted interpretations of the general prevention principles that have been widespread for a long time, which inhibit to reduce effectively the high rates of work accidents and professional diseases.
TAO Digital Library
2012-03-08
Monografia
PeerReviewed
application/pdf
fr
cc_by_nc
https://amsacta.unibo.it/id/eprint/3237/4/Maggi-penibilite.pdf
Maggi, Bruno (2012) Prévention de la pénibilité : une approche contradictoire ? Bologna: TAO Digital Library, p. 22. ISBN 978-88-906740-3-7. DOI 10.6092/unibo/amsacta/3237 <https://doi.org/10.6092/unibo%2Famsacta%2F3237>. In: TAO Digital Library ISSN 2282-1023.
10.6092/unibo/amsacta/3237
oai:amsacta.unibo.it:3278
2012-05-11T10:48:14Z
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https://amsacta.unibo.it/id/eprint/3278/
Urbanizaciones cerradas residenciales perspectivas de Derecho Urbanistico y de Derecho Civil
Bellotti, Mirta Liliana
IUS/01 Diritto privato
IUS/02 Diritto privato comparato
IUS/10 Diritto amministrativo
In questo libro pubblicato in Spagnolo sotto il titolo “URBANIZACIONES CERRADAS RESIDENCIALES, PERSPECTIVAS DE DERECHO URBANÍSTICO Y DE DERECHO CIVIL”, si studiano le urbanizzazioni con perimetro chiuso e sorvegliato in Argentina, chiamate in inglese “gated community”, in cui le classi benestanti della società si sono isolate dal resto della città.
Nei due primi capitoli si effettua una ampia considerazione dei gravi problemi sociali e urbanistici che hanno determinato lo sviluppo di questo nuovo habitat in Argentina, problemi non considerati praticamente dai giuristi e sottolineato dai sociologi e urbanisti.
Si continua con l’analisi della giurisprudenza argentina in contrasto con la giurisprudenza degli Stati Uniti, l’ordinamento urbanistico di importanti comuni argentini, e finalmente gli aspetti civilistici in cui si illustrano le controversie dottrinarie rispetto al tipo di diritti reali applicabili, senza dimenticare il diritto comparato, specialmente il diritto francese che scoraggia questo tipo di sviluppo.
Il libro contiene un’appendice con il testo completo della normativa urbanistica dei comuni e dei modelli di regolamenti e statuti utilizzati nelle diverse città.
Advocatus
2006-09
Monografia
NonPeerReviewed
application/pdf
es
cc_by_nc
https://amsacta.unibo.it/id/eprint/3278/1/UrbanizacionescerradasresidencialesBellotti.pdf
Bellotti, Mirta Liliana (2006) Urbanizaciones cerradas residenciales perspectivas de Derecho Urbanistico y de Derecho Civil. Cordoba, Argentina: Advocatus, ISBN 987-551-091-2. DOI 10.6092/unibo/amsacta/3278 <https://doi.org/10.6092/unibo%2Famsacta%2F3278>. ISSN CDD 346.43.
10.6092/unibo/amsacta/3278
oai:amsacta.unibo.it:3279
2012-05-11T10:48:34Z
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https://amsacta.unibo.it/id/eprint/3279/
¿Son oponibles al acreedor embargante los derechos derivados del boleto de compraventa?
Bellotti, Mirta Liliana
IUS/01 Diritto privato
IUS/02 Diritto privato comparato
Nel diritto argentino la proprietà ed i diritti reali su immobili si devono trasmettere in contratto sotto la forma strumentale pubblica. È abituale che prima si faccia una bozza in documento privato compiendo anche la tradizione del bene. In quel caso la proprietà non si è trasmessa avendo il creditore, un diritto personale a richiedere la forma strumentale pubblica del contratto, senza la possibilità (tranne che lo permetta la legislazione provinciale) di pubblicizzare nel registro immobiliare questo diritto. Se un altro creditore del proprietario dell’immobile riesce ad annotare nel registro il suo diritto, si produce una situazione che ha generato grandi discussioni e diverse soluzioni nella dottrina e nella giurisprudenza.
2001
Articolo
NonPeerReviewed
application/pdf
it
cc_by_nc
https://amsacta.unibo.it/id/eprint/3279/1/SON_OPONIBLES_AL_ACREEDOR__EMBARGANTE_LOS_DERECHOS_DERIVADOS_DEL_BOLETO_DE_COMPRAVENTA.pdf
Bellotti, Mirta Liliana (2001) ¿Son oponibles al acreedor embargante los derechos derivados del boleto de compraventa? Jurisprudencia Argentina, 2001 (II). pp. 1086-1103. ISSN 0326-1190
http://www.abeledoperrot.com/productos/Jurisprudencia-Argentina
10.6092/unibo/amsacta/3279
oai:amsacta.unibo.it:3302
2012-11-12T13:59:16Z
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https://amsacta.unibo.it/id/eprint/3302/
Soggetti deboli e amministrazione di sostegno: prime riflessioni
Tampieri, Maura
IUS/01 Diritto privato
Nel presente contributo l’A. analizza l’istituto dell’amministrazione di sostegno, introdotto nel nostro ordinamento con la legge 9 gennaio 2004, n. 6, che rappresenta una risposta all’esigenza, sempre più avvertita, di offrire assistenza alle persone disabili. Il lavoro affronta il problema relativo alla distinzione tra la misura di protezione dell’amministrazione di sostegno e quelle ormai desuete dell’interdizione e dell’inabilitazione, per la soluzione del quale vengono presi in esame gli orientamenti espressi dalla Corte costituzionale, dalla Corte di Cassazione e dalla giurisprudenza di merito, nonché le opinioni espresse dalla dottrina. L’A. descrive quindi la categoria dei soggetti deboli e la necessità di offrire piena tutela alle persone svantaggiate, con i loro diritti fondamentali, la loro identità e la loro dignità che non vanno ritagliati su una realtà ristretta e diversa; tutto ciò alla luce dei principi espressi dalla legislazione nazionale e sovranazionale. Il lavoro inoltre prende in considerazione il ricorso per l’istituzione dell’amministrazione di sostegno, con particolare riguardo al ruolo del giudice tutelare, alla scelta dell’amministratore di sostegno e all’oggetto dell’incarico.
Particolare attenzione è dedicata alle direttive anticipate di trattamenti sanitari, espresse dal beneficiario dell’amministrazione di sostegno.
2012-06-04
Articolo
NonPeerReviewed
application/pdf
it
cc_by_nc
https://amsacta.unibo.it/id/eprint/3302/2/Soggetti_deboli_e_amministrazione_di_sostegno_prime_riflessioni.pdf
Tampieri, Maura (2012) Soggetti deboli e amministrazione di sostegno: prime riflessioni.
10.6092/unibo/amsacta/3302
oai:amsacta.unibo.it:3308
2013-02-28T10:45:32Z
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https://amsacta.unibo.it/id/eprint/3308/
Work analysis for prevention according to the "Organization and Well-being" Program / L’analyse du travail pour la prévention selon le Programme « Organization and Well-being » / L’analisi del lavoro per la prevenzione secondo il Programma “Organization and Well-being”
Maggi, Bruno
Rulli, Giovanni
IUS/07 Diritto del lavoro
M-PSI/06 Psicologia del lavoro e delle organizzazioni
MED/44 Medicina del lavoro
SPS/09 Sociologia dei processi economici e del lavoro
A case study concerns a public health service where work analysis, oriented towards primary prevention, is repeatedly performed over a long period of time. The goal is to present the approach of the Interdisciplinary Research Program “Organization and Well-Being”, that has been active for three decades. This approach is based on the Organizational Action Theory and concerns the analysis of work processes’ regulation. It takes care of the well-being of people at work and implies that the analysis, carried out by the workers themselves, coincides with the transformation of the work processes. The debate is open about the possible connections between this approach and the ones that share the same epistemological premises.
TAO Digital Library
2012-06-22
Monografia
PeerReviewed
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en
cc_by_nc
https://amsacta.unibo.it/id/eprint/3308/1/MaggiRulli-WorkAnalysis.pdf
application/pdf
fr
cc_by_nc
https://amsacta.unibo.it/id/eprint/3308/2/MaggiRulli-AnalyseTravail.pdf
application/pdf
it
cc_by_nc
https://amsacta.unibo.it/id/eprint/3308/3/MaggiRulli-AnalisiLavoro.pdf
Maggi, Bruno ; Rulli, Giovanni (2012) Work analysis for prevention according to the "Organization and Well-being" Program / L’analyse du travail pour la prévention selon le Programme « Organization and Well-being » / L’analisi del lavoro per la prevenzione secondo il Programma “Organization and Well-being”. Bologna: TAO Digital Library, p. 75. ISBN 978-88-906740-6-8. DOI 10.6092/unibo/amsacta/3308 <https://doi.org/10.6092/unibo%2Famsacta%2F3308>. In: TAO Digital Library ISSN 2282-1023.
10.6092/unibo/amsacta/3308
oai:amsacta.unibo.it:3358
2013-01-29T10:27:39Z
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https://amsacta.unibo.it/id/eprint/3358/
Il danno esistenziale risarcibile. La casistica
Tampieri, Maura
IUS/01 Diritto privato
Con il presente lavoro l'autrice ripercorre gli orientamenti più salienti della giurisprudenza chiamata a misurarsi con le domande di 'giustizia esistenziale'. Dopo una fase di prima applicazione caratterizzata da alcune incertezze sul piano sistematico, la giurisprudenza ha riconosciuto il danno esistenziale come pregiudizio di natura non meramente emotiva ed interiore provocato sul fare areddituale della vittima, che alteri le sue abitudini e gli assetti relazionali propri, inducendola a scelte di vita diverse quanto alla espressione e realizzazione della sua personalità.
2007-03
Articolo
NonPeerReviewed
application/pdf
it
cc_by_nc
https://amsacta.unibo.it/id/eprint/3358/1/Il_danno_esistenziale_risarcibile._La_casistica.pdf
Tampieri, Maura (2007) Il danno esistenziale risarcibile. La casistica.
10.6092/unibo/amsacta/3358
oai:amsacta.unibo.it:3379
2012-10-08T09:51:35Z
7374617475733D707562
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Cose in custodia: incendio, caso fortuito e aggravamento della prova liberatoria
Belli, Guido
IUS/01 Diritto privato
a) Incendio e caso fortuito: rilevanza delle misure precauzionali adottate.
Per andare esente da responsabilità il custode deve individuare, positivamente, il caso fortuito, ossia l’intervento di un fattore esterno di per sé solo capace di produrre l’eventus damni, onde restano a suo carico le c.d. «cause ignote».
Gli eventi naturali possono integrare, sempreché imprevedibili ed inevitabili, il fortuitus; ma la loro semplice eccezionalità, di per sé sola, non è sufficiente ad escludere la responsabilità, dovendosi anche valutare (congiuntamente) il comportamento adottato dal custode, essendo a questi richiesto di adoperarsi mediante l’adozione di tutte le misure precauzionali che, in relazione allo stato della cosa, alla sua destinazione e alle circostanze del caso concreto, appaiono ordinariamente idonee a tutelare i terzi da pregiudizi.
b) Le ondivaghe posizioni della giurisprudenza della natura dolosa dell’incendio.
Recentemente la giurisprudenza ha osservato che l’accertamento della natura dolosa dell’incendio non è, di per sé, sufficiente a fornire la prova liberatoria a favore del custode, qualora il relativo procedimento penale sia stato archiviato per essere rimasti ignoti i responsabili; in altre pronunce, invece, il custode è stato assolto, anche in mancanza di identificazione del responsabile, ritenendosi sufficiente la prova dell’attività del terzo, sì da permettere l’imputazione a questi dell’evento.
c) Incendio di veicolo in sosta: responsabilità ex art. 2051 c.c. o ex art. 2054 c.c.?
Esulano dall’ambito di applicazione dell’art. 2051 c.c., i beni per i quali il legislatore ha individuato una disciplina specifica, come è per i mezzi adibiti al trasporto terrestre a guida libera, che trovano puntuale normazione nell’art. 2054 c.c. Qualora, tuttavia, il danno non sia in alcun modo collegabile, causalmente, alla circolazione stradale, intesa quale utilizzazione della via pubblica o della strada privata aperta al pubblico, compresa la sosta del mezzo, il regime della responsabilità è quello, generale, previsto per le cose in custodia, e non quello della disciplina specifica.
2012
Articolo
PeerReviewed
application/pdf
it
cc_by_nc
https://amsacta.unibo.it/id/eprint/3379/1/Incendio_cose_in_custodia_%28RC_2012%2C_3%2C_222-2277%29.pdf
Belli, Guido (2012) Cose in custodia: incendio, caso fortuito e aggravamento della prova liberatoria. La responsabilità civile (3). pp. 222-227. ISSN 1824-7474
10.6092/unibo/amsacta/3379
oai:amsacta.unibo.it:3380
2012-10-08T10:39:59Z
7374617475733D707562
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Onere di contestazione: quale responsabilità per l'avvocato che vi assolve tardivamente?
Belli, Guido
IUS/01 Diritto privato
Nota a Corte d'Appello Milano, sezione IV, 29 giugno 2011
a) Configurabilità ed estensione dell’onere di contestazione.
L’onere della tempestiva contestazione delle pretese avversarie trae origine non soltanto dal codice di rito, ma dal sistema processuale considerato nel suo insieme, stanti la natura dispositiva del processo, il dovere di collaborazione imposto ai litiganti fin dalle prime battute della controversia ed il principio generale di economia ex art. 111 cost.
Ne consegue che, nell’ipotesi di mancata contestazione, il giudice è vincolato a ritenere sussistenti, e come tali non bisognosi di prova, i fatti specifici allegati dall’altro contendente.
b) Intempestiva contestazione e colpa professionale del difensore.
Il Codice deontologico forense, fornisce alcuni utili spunti per meglio delineare il significato e la portata da attribuire allo standard della media diligenza qualificata; si è, altresì, finiti, nelle molteplici applicazioni giurisprudenziali, per «tipizzare» una serie di negligenze e di imprudenze, in primis nelle ipotesi di inosservanza delle regole tecniche, quali quelle individuate dal codice di procedura civile, ad esempio sulla decadenza dalle prove. Da tempo, invero, simili omissioni nell’attività difensiva, vengono ritenute integranti l’estremo della grave negligenza da parte del professionista, senza possibilità di invocare la limitazione di responsabilità di cui all’art. 2236 c.c., essendo questa circoscritta ai casi di imperizia ricollegabili alla particolare difficoltà di problemi tecnici.
2012
Articolo
PeerReviewed
application/pdf
it
cc_by_nc
https://amsacta.unibo.it/id/eprint/3380/1/Responsabilit%C3%A0_avvocato_%28RC_2012%2C_4%2C_31-35%29.pdf
Belli, Guido (2012) Onere di contestazione: quale responsabilità per l'avvocato che vi assolve tardivamente? La responsabilità civile (4). pp. 271-275. ISSN 1824-7474
10.6092/unibo/amsacta/3380
oai:amsacta.unibo.it:3381
2012-10-08T10:42:14Z
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https://amsacta.unibo.it/id/eprint/3381/
La responsabilità civile dei service providers
Belli, Guido
IUS/01 Diritto privato
a) L’illegalità nel mondo «virtuale»
Alle origini l’operatività degli internet service providers si è caratterizzata per una sostanziale libertà d’azione, evidenziata dalla mancanza di una disciplina specifica di regolazione. Di lì a poco, tuttavia, l’emersione, sempre più evidente, delle istanze di tutela dei fruitori, del diritto d’autore, della libertà di espressione, dell’onore, ecc., ha indotto il legislatore nazionale, anche sulla scorta delle precoci sollecitazioni della Commissione Europea, ad adottare una normativa puntuale delle attività dei providers, sì da accogliere l’affermazione che «ciò che è illegale fuori dalla rete rimane illegale anche sulla rete».
b) La tutela dei minori esposti alle insidie della Rete
La diffusione dei c.d. social networks è stata accompagnata dalla necessità, sempre più pressante, di approntare idonei strumenti a tutela dei minori, quali soggetti maggiormente esposti alle insidie della Rete. Decisiva è stata, al riguardo, l’elaborazione di un codice deontologico da parte dall’Anof, l’associazione nazionale che riunisce i fornitori di informazioni video ed audio, atto ad individuare una puntuale serie di obblighi d’informazione cui devono adempiere i prestatori. A tale misura ha fatto seguito una vera e propria campagna di «sensibilizzazione» dei soggetti tenuti alla vigilanza dei minori cibernauti, all’adozione di appositi strumenti capaci di limitare l’accesso a determinati contenuti.
c) Verso l’affermazione della responsabilità degli ISP
La giurisprudenza di merito si è dimostrata mutevole nell’affermare la responsabilità civile dei service providers. Ad ogni modo, la tendenza generale è quella di valutare l’attività concretamente esercitata, nel senso di chiamare a rispondere l’ISP ogniqualvolta la sua opera consista non già nella semplice fornitura del servizio di accesso alla Rete o di uno spazio di hosting sul quale terzi memorizzano informazioni, bensì nella creazione, gestione e manutenzione di siti, o di newsgroup moderati.
Con particolare riguardo al c.d. hosting provider, l’art. 17 del d.lg. 9.4.2004, n. 70, esclude che il prestatore sia tenuto ad un obbligo generale di sorveglianza sulle informazioni che trasmette o memorizza, così come pure a ricercare attivamente fatti o circostanze sintomatiche della presenza di attività illecite, potendo egli essere ritenuto responsabile solo per un fatto proprio, ovvero di un proprio ausiliario, e non per un illecito consumato da terzi.
2011
Articolo
PeerReviewed
application/pdf
it
cc_by_nc
https://amsacta.unibo.it/id/eprint/3381/1/Responsabilit%C3%A0_civile_service_providers_%28RC_2011%2C_10%2C_693-697%29.pdf
Belli, Guido (2011) La responsabilità civile dei service providers. La responsabilità civile (10). pp. 693-697. ISSN 1824-7474
10.6092/unibo/amsacta/3381
oai:amsacta.unibo.it:3382
2012-10-08T10:42:45Z
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https://amsacta.unibo.it/id/eprint/3382/
La responsabilità della pubblica amministrazione per danni da emotrasfusioni infette
Belli, Guido
IUS/01 Diritto privato
a) L’affermazione della responsabilità per colpa del Ministero della Salute
. Dopo qualche oscillazione sulla natura della responsabilità del Ministero della Salute per il danno da emotrasfusioni contagiose, la giurisprudenza ha progressivamente affinato i criteri di imputazione, sino ad ammettere la praticabilità della sola clausola generale dell’art. 2043 c.c., ponendone a fondamento la colposa omissione di controllo e di vigilanza sull’attività di raccolta e distribuzione di sangue ed emoderivati.
b) Prevedibilità dell’evento e nesso causale.
Controversa è la problematica della prevedibilità dell’eventus damni da parte della pubblica amministrazione e, dunque, dell’esistenza del rapporto di causalità tra l’omissione della dovuta attività di vigilanza e controllo ed il contagio post-trasfusionale. Al riguardo la propensione sembra quella di estendere la responsabilità ministeriale al contagio di virus conosciuti in epoca successiva al 1978, anno di individuazione, da parte della comunità scientifica, degli agenti causa dell’HBV, trattandosi, comunque, di manifestazioni patogene dello stesso evento lesivo dell’integrità fisica, dovuto a virus veicolati dal sangue infetto che il Ministero aveva omesso di controllare, pur essendovi istituzionalmente preposto.
c) Il decorso della prescrizione dell’azione di risarcimento coincide con il momento in cui la malattia è percepibile dal contagiato, tenuto conto dello stato dell’arte medica.
Circa l’individuazione del dies a quo ai fini della decorrenza della prescrizione dell’azione risarcitoria, un primo equilibrio sembra essere stato raggiunto dalla pronuncia a Sezioni Unite, n. 581 del gennaio 2008, che la fa coincidere con il momento in cui la malattia viene percepita dal danneggiato o può essere percepita quale danno ingiusto conseguente al comportamento doloso o colposo dell’amministrazione, usando l’ordinaria diligenza e tenuto conto della diffusione delle conoscenze scientifiche.
2011
Articolo
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it
cc_by_nc
https://amsacta.unibo.it/id/eprint/3382/1/Responsabilit%C3%A0_p.a._emotrasfusioni_infette_%28RC_2011%2C_11%2C_778-782%29.pdf
Belli, Guido (2011) La responsabilità della pubblica amministrazione per danni da emotrasfusioni infette. La responsabilità civile (11). pp. 778-782. ISSN 1824-7474
10.6092/unibo/amsacta/3382
oai:amsacta.unibo.it:3383
2012-10-08T12:37:08Z
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Sorveglianza degli incapaci e responsabilità del custode
Belli, Guido
IUS/01 Diritto privato
a) Il dovere di custodia va rapportato alla natura e al grado di incapacità del sorvegliato.
Per l’esatta definizione del contenuto del dovere di vigilanza di cui all’art. 2047 c.c. occorre prendere in considerazione diverse circostanze (di tempo, di luogo, di ambiente, di pericolo) ed anche il grado e la natura dell’incapacità del sorvegliato, non essendo richiesta, al custode, una ininterrotta presenza fisica accanto all’incapace, ogniqualvolta i rapporti di questi col mondo esterno appaiano, ragionevolmente, non costituire causa di nocumento per i terzi.
b) Responsabilità della struttura sanitaria e riforma dell’assistenza psichiatrica.
A seguito dell’entrata in vigore della legge di riforma dell’assistenza psichiatrica (l. 13.5.1978, n. 180), la presunzione di responsabilità prevista dall’art. 2047 c.c. è configurabile, a carico della struttura sanitaria, nelle ipotesi in cui l’infermo di mente sia ricoverato presso la stessa; diversamente, il personale medico può essere chiamato a rispondere dei danni cagionati a terzi dall’attività illecita dell’incapace per inadeguata organizzazione dei servizi di cura, per errori di diagnosi o di terapia, ma solo ex art. 2043 c.c. e non in forza del rapporto di custodia.
c) Responsabilità oggettiva del sorvegliante e prova liberatoria.
Per sottrarsi da responsabilità il sorvegliante deve dimostrare di «non aver potuto impedire il fatto», a nulla rilevando la diligenza profusa nell’esercizio della custodia.
Si tratta, invero, di una responsabilità oggettiva che ammette, a liberazione, solamente la prova della concreta impossibilità materiale di intervenire ed impedire il fatto, sì che questo risulti estraneo alla sfera di controllo del custode, e dunque non in rapporto di causalità con l’eventus damni.
2011
Articolo
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it
cc_by_nc
https://amsacta.unibo.it/id/eprint/3383/1/Sorveglianza_incapaci_%28RC_2011%2C_12%2C_848-851%29.pdf
Belli, Guido (2011) Sorveglianza degli incapaci e responsabilità del custode. La responsabilità civile (12). pp. 848-851. ISSN 1824-7474
10.6092/unibo/amsacta/3383
oai:amsacta.unibo.it:3384
2012-10-08T10:08:33Z
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https://amsacta.unibo.it/id/eprint/3384/
L'atto lecito dannoso: un comune illecito aquiliano o una speciale forma di responsabilità?
Belli, Guido
IUS/01 Diritto privato
a) Atto lecito dannoso e responsabilità civile.
Il fondamento della categoria degli atti leciti dannosi va rinvenuto nella necessità di far convivere più diritti o interessi inconciliabili, ma comunque degni di contemporanea tutela.
Un equilibrio difficile che si raggiunge, ragionevolmente, consentendo, da un lato l’atto e, dall’altro, la riparazione dell’interesse sacrificato. Sebbene sia ancora discussa la natura della responsabilità in esame, tra le diverse tesi prospettate dalla dottrina mi sembra meglio capace di realizzare tale bilanciamento quella di chi riconduce la figura al comune illecito, sulla considerazione che nell’attuale sistema della responsabilità civile il risarcimento non rappresenta la sanzione di una condotta, ma il mezzo di protezione della sfera giuridica soggettiva.
b) Esercizio del diritto e scopo della norma
. Il bilanciamento di interessi compiuto dal legislatore, del resto, non va oltre lo scopo delle norme che legittimano una certa condotta: il danno conseguente a questa è, dunque, fonte di responsabilità perché costituisce un illecito. Non è, invero, sufficiente individuare un atto autorizzato per escludere la responsabilità, rendendosi necessario, pur sempre, accertare l’ingiustizia del danno anche attraverso la valutazione del fine sotteso alla norma autorizzatrice.
2012
Articolo
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https://amsacta.unibo.it/id/eprint/3384/1/Atto_lecito_dannoso_%28RC_2012%2C_1%2C_65-68%29.pdf
Belli, Guido (2012) L'atto lecito dannoso: un comune illecito aquiliano o una speciale forma di responsabilità? La responsabilità civile (1). pp. 65-68. ISSN 1824-7474
10.6092/unibo/amsacta/3384
oai:amsacta.unibo.it:3385
2012-10-08T10:08:53Z
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La responsabilità della banca per erogazione «abusiva» del credito ad un’impresa
in situation désperée
Belli, Guido
IUS/01 Diritto privato
L’erogazione di credito ad un’impresa insolvente anziché condurre ad un superamento della crisi, concretizza, in molti casi, un pregiudizio sia per i creditori, frustrati nelle loro ragioni dalla progressiva diminuzione della massa attiva, sia per l’impresa stessa che, continuando ad operare sul mercato, assiste alla riduzione del proprio patrimonio.
Di recente, sulla scia dei più precoci insegnamenti dell’ordinamento francese, si è registrato, in dottrina e in giurisprudenza, un sensibile ampliamento del terreno della responsabilità degli istituti di credito, nelle ipotesi di reiterato finanziamento ad imprese in stato di crisi. Ma l’assenza di una disciplina specifica in materia, ha condotto gli interpreti ad interrogarsi sulle regole a presidio del sostegno economico delle imprese insolventi, onde operare un discrimine tra concessione legittima e concessione «abusiva» di fido . Discrimine che è stato ravvisato nella irrecuperabilità dell’insolvenza: non è sufficiente, in altre parole, a configurare la concessione abusiva del credito il supporto ad un’impresa in crisi; occorre, ulteriormente, che l’impresa versi in una situation déspéreé, ossia ineluttabile e senza alcun margine di risanamento.
Il profilo più delicato è, indubbiamente, quello che attiene agli effetti che il reiterato sostegno economico all’impresa ormai decotta produce nel caso di apertura di una procedura concorsuale.
2012
Articolo
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cc_by_nc
https://amsacta.unibo.it/id/eprint/3385/1/Concessione_abusiva_%28RC_2012%2C_2%2C_93-96%29.pdf
Belli, Guido (2012) La responsabilità della banca per erogazione «abusiva» del credito ad un’impresa in situation désperée. La responsabilità civile (2). pp. 93-96. ISSN 1824-7474
10.6092/unibo/amsacta/3385
oai:amsacta.unibo.it:3386
2012-10-08T12:38:38Z
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https://amsacta.unibo.it/id/eprint/3386/
Uccisione del congiunto, danno catastrofale, danno tanatologico e danno parentale: a che punto siamo?
Belli, Guido
IUS/01 Diritto privato
a) Risarcibilità del danno in favore dei congiunti.
Il risarcimento del danno, sia patrimoniale che non patrimoniale, derivante dalla morte ex delicto di un individuo va liquidato in favore dei familiari più stretti della vittima e dei congiunti meno prossimi, ma con essa effettivamente conviventi, o comunque alla stessa legati da uno stretto rapporto caratterizzato da affetto reciproco e solidarietà, che abbiano subito un grave perturbamento sul piano economico e/o su quello morale, a cagione sia del trauma affettivo sofferto, che della perdita di un valido sostegno materiale, attuale o verosimilmente potenziale.
b) Titolo della legittimazione.
La legittimazione all’azione di risarcimento va riconosciuta iure proprio ai congiunti del de cuius, sempreché non sia decorso un apprezzabile intervallo di tempo tra la lesione da quello subita e la sua morte, che permetta di riferire ad esso stesso il danno, dovendosi, in tal caso, ammettere una legittimazione iure successionis in capo agli eredi.
c) La lesione del rapporto parentale.
Al fine di colmare i pericolosi vuoti di tutela esistenti, da qualche tempo è stata elaborata una nuova figura di danno non patrimoniale, quella del danno da lesione del rapporto parentale, per la cui risarcibilità gli stretti congiunti della vittima sono legittimati iure proprio, senza che ciò precluda loro la possibilità di lamentare, oltre al danno patrimoniale ed al danno morale transeunte, anche il danno alla salute sofferto dal defunto nell’apprezzabile lasso di tempo trascorso tra l’evento lesivo e la morte.
2012
Articolo
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it
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https://amsacta.unibo.it/id/eprint/3386/1/Uccisione_del_congiunto_%28RC_2012%2C_7%2C_542-547%29.pdf
Belli, Guido (2012) Uccisione del congiunto, danno catastrofale, danno tanatologico e danno parentale: a che punto siamo? La responsabilità civile (7). pp. 542-547. ISSN 1824-7474
10.6092/unibo/amsacta/3386
oai:amsacta.unibo.it:3387
2012-10-08T12:39:11Z
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7375626A656374733D495553:4955532D3031
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https://amsacta.unibo.it/id/eprint/3387/
Recesso con diritto alla caparra, risoluzione del contratto e tutela della parte in bonis
Belli, Guido
IUS/01 Diritto privato
Nota a Cass. civ., sez. II, 6 settembre 2011, n. 18266
a) Recesso con ritenzione della caparra e risoluzione giudiziale: condivisione di presupposti ed effetti
.
Nella sentenza in rassegna la Corte di cassazione, richiamandosi all’orientamento espresso dalle Sezioni Unite nel gennaio 2009 (Cass., S.U., 14.1.2009, n. 553) tornando ad occuparsi dei rapporti tra il recesso con ritenzione della caparra confirmatoria di cui all’art. 1385, 2° co., c.c. e l’istituto della risoluzione giudiziale, configura il primo come una mera facoltà riconosciuta alla parte in bonis che, se esercitata, determina lo scioglimento ope legis del contratto, e che richiede, come presupposto, l’inadempimento dell’altro contraente, avente le medesime caratteristiche di quello che legittimerebbe la scelta di agire in giudizio per la risoluzione ed il risarcimento dei danni (artt. 1218, 1256 e 1455 c.c.).
Per la Corte, invero, la norma in esame non deroga affatto alla disciplina generale della risoluzione per inadempimento, ammettendo la scelta di recedere dal contratto e di trattenere la caparra ricevuta (o di esigere il doppio di quella versata) solo quando l’inadempimento della controparte sia colpevole e di non scarsa importanza.
b) Alternatività e non cumulabilità di rimedi.
Secondo i supremi giudici, il recesso dell’art. 1385, 2° co., c.c. integra, nella sostanza, una forma di risoluzione di diritto del contratto, alternativa e non cumulabile con la domanda di risoluzione giudiziale di cui all’art. 1453 c.c., da affiancare (piuttosto che contrapporre) a quelle di cui agli artt. 1454, 1456, 1457 c.c. e destinata ad operare, indipendentemente dall’esistenza di un termine essenziale o di una diffida ad adempiere, attraverso la semplice comunicazione all’altra parte di una volontà "caducatoria"’ degli effetti negoziali.
2012
Articolo
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cc_by_nc
https://amsacta.unibo.it/id/eprint/3387/1/Recesso_e_risoluzione_%28RC_2012%2C_8-9%2C_584-589%29.pdf
Belli, Guido (2012) Recesso con diritto alla caparra, risoluzione del contratto e tutela della parte in bonis. La responsabilità civile (8-9). pp. 584-589. ISSN 1824-7474
10.6092/unibo/amsacta/3387
oai:amsacta.unibo.it:3388
2012-10-08T09:59:34Z
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Immissioni intollerabili e serenità personale: quale interesse è meritevole di tutela?
Belli, Guido
IUS/01 Diritto privato
Nota a Cass. civ., sez. II, 19 agosto 2011, n. 17427
a) L’esistenzialismo milanese.
All’interno della figura di recente creazione del danno esistenziale, la giurisprudenza di merito, specialmente quella meneghina, ha ricondotto, in mancanza degli estremi del danno biologico, una serie estremamente ampia di ipotesi, tra le quali le immissioni intollerabili che determinano una degenerazione delle normali qualità di vita della persona.
b) Sì alla riparazione, ma solo se c’è la lesione di un diritto costituzionalmente protetto.
L’interpretazione evolutiva dell’art. 2059 c.c., a ben vedere, non ha comportato il definitivo abbandono della riserva di legge contenuta nella norma medesima: il nuovo concetto di danno non patrimoniale che ne è risultato, invero, presuppone pur sempre la violazione di un interesse inerente alla persona, costituzionalmente protetto, essendo insufficiente la lesione di un semplice diritto soggettivo.
c) Inammissibilità di un danno biologico in re ipsa.
Non è condivisibile la tesi, accolta da alcuna giurisprudenza, della ammissibilità di un danno biologico in re ipsa conseguente all’accertato superamento dei limiti di tollerabilità delle immissioni, occorrendo la prova di uno specifico danno riconducibile, pur sempre, all’onnicomprensivo danno biologico per menomazione dell’integrità psicofisica. Ne consegue che la prolungata esposizione ad immissioni rumorose intollerabili non determina, in assenza di detto accertamento e sempreché il fatto non costituisca reato, la ricorrenza di un danno risarcibile corrispondente alla degenerazione delle qualità della vita, non assurgendo la tranquillità familiare a interesse della persona costituzionalmente rilevante.
2012
Articolo
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it
cc_by_nc
https://amsacta.unibo.it/id/eprint/3388/1/Immissioni_intollerabili_%28RC_2012%2C_8-9%2C_610-615%29.pdf
Belli, Guido (2012) Immissioni intollerabili e serenità personale: quale interesse è meritevole di tutela? La responsabilità civile (8-9). pp. 610-615. ISSN 1824-7474
10.6092/unibo/amsacta/3388
oai:amsacta.unibo.it:3389
2012-10-08T12:39:37Z
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https://amsacta.unibo.it/id/eprint/3389/
L’alea nei contratti differenziali
Belli, Guido
IUS/01 Diritto privato
a) Il contratto aleatorio e i rimedi della giustizia commutativa.
Il codice civile vigente dedica ai contratti aleatori l’art. 1469 senza, tuttavia, offrirne alcuna definizione, limitandosi piuttosto a dichiarare inapplicabili ad essi le norme sull’eccessiva onerosità e quelle sulla rescissione, essendo il rischio dell’alterazione economica dell’affare e dei termini del rapporto il connotato intrinseco dello schema causale.
Da questa alea (c.d. alea giuridica), che colora e qualifica il contratto aleatorio, si distingue la c.d. alea normale, che è il rischio prevedibile, proprio di ogni contrattazione, al quale le parti si sottopongono instaurando una qualsiasi relazione negoziale.
b) Contratti differenziali e mercati finanziari a termine.
I contratti c.d. differenziali sono storicamente legati allo sviluppo dei mercati finanziari a termine: il contratto di compravendita differita viene utilizzato non più e soltanto per trasferire ricchezza, ma per allocare il rischio inerente alle oscillazioni di valore della stessa e quale vera e propria scommessa sull’andamento dei prezzi, offrendo agli investitori di operare allo scoperto.
c) L’aleatorietà dei contratti differenziali semplici.
Per molti anni si è dubitato della natura, oltre che della validità, dei contratti differenziali, stante la difficoltà di ricondurre tali operazioni ad una figura unitaria.
Il legislatore italiano ha assunto una esplicita posizione al riguardo dapprima con la l. 30.3.1913, n. 272, decisiva per l’affermazione della validità ed efficacia dei contratti differenziali, da allora ricompresi nel novero dei contratti di borsa; poi con il testo unico dell’intermediazione finanziaria del 24.2.1998, n. 58, che ricomprese tra gli strumenti finanziari e tra gli strumenti derivati i futures, gli swaps, le options. Circa questi ultimi, è decisamente prevalente l’opinione che li qualifica come contratti aleatori, assumendo l’oscillazione di valore dei beni dedotti in contratto sempre come normale, escludendo la possibilità di una risoluzione per eccessiva onerosità sopravvenuta.
2012
Articolo
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it
cc_by_nc
https://amsacta.unibo.it/id/eprint/3389/1/Alea_contratto_%28OeC_2012%2C_1%2C_58-65%29.pdf
Belli, Guido (2012) L’alea nei contratti differenziali. Obbligazioni e contratti (1). pp. 58-65. ISSN 1826-2570
10.6092/unibo/amsacta/3389
oai:amsacta.unibo.it:3390
2012-10-08T10:11:03Z
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74797065733D61727469636C65
https://amsacta.unibo.it/id/eprint/3390/
Contratto preliminare, opzione ed eccessiva onerosità sopravvenuta
Belli, Guido
IUS/01 Diritto privato
a) Risolvibilità del preliminare puro e del preliminare ad effetti anticipati.
Per lungo tempo la dottrina si è interrogata sull’applicabilità del rimedio dell’art. 1467 c.c. al contratto preliminare c.d. puro, nelle ipotesi in cui tra la sua conclusione e il perfezionamento del definitivo sopraggiungano avvenimenti straordinari e imprevedibili, tali da alterare irrimediabilmente il sinallagma originariamente prefissato dalle parti, provocando uno squilibrio economico tra le prestazioni. La questione è stata risolta in senso positivo, col riconoscimento in favore del contraente la cui obbligazione sia divenuta abnormemente gravosa, della facoltà di liberarsi dall’obbligo de contrahendo.
Qualche dubbio persiste, invece, riguardo al preliminare a effetti anticipati. Il dato normativo, invero, qualificando l’eccessiva onerosità come una vicenda concernente prestazioni ad esecuzione futura, sembrerebbe non consentire di invocare il rimedio de quo alla parte che abbia già eseguito la propria obbligazione, ad esempio mediante l’integrale pagamento del prezzo al momento del preliminare.
b) Preliminare unilaterale, tra eccessiva onerosità e riduzione ad equità.
Secondo alcuna dottrina gli estremi dell’eccessiva onerosità sopravvenuta non sarebbero valutabili con riferimento al preliminare unilaterale, non essendo questo un contratto a prestazioni corrispettive, giacché l’obbligazione di concludere il definitivo investe una parte soltanto, la quale potrebbe, tutt’al più, domandare una riduzione della sua prestazione ai sensi dell’art. 1468 c.c.
c) La tutela del proponente il patto d’opzione.
Il problema dell’applicabilità dell’art. 1467 c.c. si è posto anche in relazione al patto d’opzione, col quale, similmente al preliminare unilaterale, uno solo dei contraenti si impegna verso l’altro.
La giurisprudenza moderna sembra orientata nel senso di ritenere l’opzione soggetta all’art. 1467 c.c. o al rimedio della riconduzione ad equità dell’art. 1468 c.c., a seconda che dal patto discendano obbligazioni corrispettive, oppure obbligazioni ex uno latere.
2012
Articolo
PeerReviewed
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it
cc_by_nc
https://amsacta.unibo.it/id/eprint/3390/1/Contratto_preliminare_%28OeC%2C_3%2C_216-220%29.pdf
Belli, Guido (2012) Contratto preliminare, opzione ed eccessiva onerosità sopravvenuta. Obbligazioni e contratti (3). pp. 216-220. ISSN 1826-2570
10.6092/unibo/amsacta/3390
oai:amsacta.unibo.it:3391
2012-10-08T10:09:31Z
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Affari differenziali e operazioni su strumenti finanziari derivati: contratti o comuni scommesse?
Belli, Guido
IUS/01 Diritto privato
a) L’art. 23, 5° co., t.u.f. e l’art. 1933 c.c.: tra regola ed eccezione.
La previsione dell’art. 23, 5° co., t.u.f., di cui al d.lgs. 24.2.1998, n. 58, se da una parte si è dimostrata decisiva per l’affermazione della validità ed efficacia degli affari differenziali di borsa, dall’altra ha determinato dubbi circa la sua esatta portata applicativa: se, più precisamente, essa costituisca un’eccezione alla regola normalmente operante dell’art. 1933 c.c., o piuttosto rappresenti la specificazione di una norma di carattere generale.
Nonostante le diverse elaborazioni proposte dagli interpreti, sta di fatto che la barriera tra gli ambiti di applicazione delle due disposizioni continua ad apparire difficilmente valicabile, stante l’impossibilità di dare al problema in questione una risposta generale ed astratta, dovendosi al contrario svolgere ogni disquisizione sulla falsariga di un confronto tra le singole fattispecie e i relativi trattamenti.
b) Contratti o scommesse?
La dottrina più moderna ed accreditata, in linea con la previsione dell’art. 23, 5° co., t.u.f., sembra orientata nel senso di ammettere azione a tutela delle pretese fondate sui contratti differenziali semplici soltanto quando almeno una delle parti sia un intermediario finanziario abilitato mentre, al di fuori di tale ambito, agli affari in esame, in quanto aleatori e assimilabili al gioco o alla scommessa, sarebbe applicabile l’art. 1933 c.c. salvo che all’attribuzione dei vantaggi e degli svantaggi non sia sottesa una giustificazione causale meritevole di tutela ai sensi dell’art. 1322, 2° co., c.c.
2012
Articolo
PeerReviewed
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https://amsacta.unibo.it/id/eprint/3391/1/Operazioni_su_derivati_%28OeC_2012%2C_4%2C_302-305%29.pdf
Belli, Guido (2012) Affari differenziali e operazioni su strumenti finanziari derivati: contratti o comuni scommesse? Obbligazioni e contratti (4). pp. 302-305. ISSN 1826-2570
10.6092/unibo/amsacta/3391
oai:amsacta.unibo.it:3407
2012-10-08T12:40:37Z
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74797065733D61727469636C65
https://amsacta.unibo.it/id/eprint/3407/
Contributo allo studio del patto di famiglia (diritti dei legittimari e continuità dell'impresa)
Pellicanò, Aldo Alessandro
Tampieri, Maura
IUS/01 Diritto privato
Il presente lavoro propone un’analisi del patto di famiglia visto come fonte di rapporti obbligatori alternativa e concorrente al testamento. Secondo gli autori, in particolare, il patto di famiglia, costituisce una liberalità (art. 809 c.c.) dell'imprenditore avente ad oggetto il trasferimento dell'azienda o della partecipazione in cui il dovere degli assegnatari-beneficiari di liquidare le quote di riserva ai legittimari opera come condizione legale risolutiva a tutela dei diritti dei legittimari; secondo gli autori, inoltre, il dovere di liquidazione va inteso quale adempimento di un'obbligazione indivisibile ex art. 1316 c.c. con interessanti proposte applicative. Funzione tipica del patto di famiglia, in ultima analisi, è coniugare certezza ed efficienza nella gestione del passaggio generazionale dell'impresa garantendone integrità e continuità, con la giusta protezione delle ragioni individuali del legittimari alla liquidazione della quota di riserva, cioè con forza ed efficacia pari a quella che sarebbe loro riconosciuta in caso di successione mortis causa.
2012-09
Articolo
NonPeerReviewed
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cc_by_nc
https://amsacta.unibo.it/id/eprint/3407/1/Contributo_allo_studio_del_patto_di_famiglia_%28diritti_dei_legittimari_e_continuit%C3%A0_dell%27impresa%29_%282%29.pdf
Pellicanò, Aldo Alessandro ; Tampieri, Maura (2012) Contributo allo studio del patto di famiglia (diritti dei legittimari e continuità dell'impresa). AMS Acta . pp. 1-46. ISSN 2038-7954
10.6092/unibo/amsacta/3407
oai:amsacta.unibo.it:3408
2012-10-08T12:41:06Z
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https://amsacta.unibo.it/id/eprint/3408/
Le operazioni su weather derivatives tra finalità di copertura e speculazione
Belli, Guido
IUS/01 Diritto privato
Accanto alle tradizionali tipologie di strumenti finanziari a copertura del rischio di cambio, di interesse, di credito e di prezzo, di recente ha preso forma un innovativo segmento finalizzato a fronteggiare la volatilità dei profitti d’impresa associata all’evoluzione indesiderata dei parametri atmosferici: il comparto dei weather derivatives.
In Italia la prima applicazione di derivati climatici è quella negoziata nell’agosto 2003 tra la Banca Popolare di Sondrio e la Fonte Tavina s.p.a., nella forma di un contratto di swap strutturato per proteggere la salodiana società di acque minerali, passata recentemente sotto il controllo del gruppo Sangemini s.p.a. (detenuto da Hopa s.p.a.), da stagioni estive più miti rispetto alla media massima e, dunque, da una situazione di possibile calo dei consumi. Preceduta da una approfondita analisi dello specifico rischio climatico e delle caratteristiche proprie del mercato principale di Tavina, l’area lombardo-veneta, l’operazione se da un lato consentiva alla società, senza il pagamento di un premio, di ricevere una rimunerazione per ogni decimo di grado inferiore al livello di temperatura convenuto (28,5°C), dall’altro la onerava del pagamento alla banca di una somma di denaro per ogni decimo di grado al di sopra dell’indice fissato ( ). L’evoluzione dei parametri atmosferici non ha riflesso, tuttavia, le aspettative di Fonte Tavina s.p.a., al punto che Sangemini s.p.a., rilevata la società, non rinnovò il derivato: nei quattro mesi successivi al suo impiego un eccezionale – sia in termini di intensità che di durata – ciclone di bassa pressione fece registrare i più alti livelli di temperatura degli ultimi dieci anni, ed in molte città della penisola si raggiunsero i 38°C, ben 9,5°C oltre lo strike determinato.
Poco più tardi, un altro weather derivative viene negoziato tra Banca Popolare di Sondrio e la trevigiana Ascopiave s.p.a., con l’obiettivo di ridurre la volatilità dei profitti dell’azienda distributrice di gas metano associata a condizione climatiche indesiderate.
2012
Articolo
PeerReviewed
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it
cc_by_nc
https://amsacta.unibo.it/id/eprint/3408/1/Weather_Derivatives_%28Contr._e_impr.%2C_2012%2C_4-5%2C_1223-1238%29.pdf
Belli, Guido (2012) Le operazioni su weather derivatives tra finalità di copertura e speculazione. Contratto e impresa (4-5). pp. 1223-1238. ISSN 1123-5055
10.6092/unibo/amsacta/3408
oai:amsacta.unibo.it:3535
2013-01-29T10:13:04Z
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https://amsacta.unibo.it/id/eprint/3535/
Il testamento olografo. La data
Tampieri, Maura
IUS/01 Diritto privato
Con il presente lavoro l’autrice mira a cogliere, nel requisito formale della data del testamento olografo, un valido criterio ermeneutico. La solennità della forma si adegua infatti alle ragioni di sostanza dell'atto che esprime la volontà seria e definitiva del testatore.
2012-11
Articolo
NonPeerReviewed
application/pdf
it
cc_by_nc
https://amsacta.unibo.it/id/eprint/3535/1/Il_testamento_olografo._La_data.pdf
Tampieri, Maura (2012) Il testamento olografo. La data. AMS Acta . pp. 1-12. ISSN 2038-7954
10.6092/unibo/amsacta/3535
oai:amsacta.unibo.it:3554
2013-03-12T14:48:17Z
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https://amsacta.unibo.it/id/eprint/3554/
Organizational choices and occupational health and safety risks prevention. An interpretation of Italian regulations
Marchiori, Michela
Albano, Valentina
Barbini, Francesco Maria
IUS/07 Diritto del lavoro
M-PSI/06 Psicologia del lavoro e delle organizzazioni
MED/44 Medicina del lavoro
SECS-P/08 Economia e gestione delle imprese
SECS-P/10 Organizzazione aziendale
SPS/09 Sociologia dei processi economici e del lavoro
The social and economic costs of risks produced by organizations are becoming more and more evident and relevant. Enterprises are expected (and, sometimes, obliged) to become able to efficiently manage the risks they induce: industrial hazards, financial uncertainty, environmental risks, risk to safety and health in the workplace, etc. By adopting an organizational perspective, this contribution investigates the approaches to Occupational Health and Safety risks prevention that are promoted by the law (specifically, by Italian law). The goal of this paper is then to discuss the consistency of the norms with respect to the objectives of risks prevention and to understand their actual and potential impact on business practices.
TAO Digital Library
2012-11-16
Monografia
PeerReviewed
application/pdf
it
cc_by_nc
https://amsacta.unibo.it/id/eprint/3554/2/MarchioriAlbanoBarbini-OrganizationalChoices.pdf
Marchiori, Michela ; Albano, Valentina ; Barbini, Francesco Maria (2012) Organizational choices and occupational health and safety risks prevention. An interpretation of Italian regulations. Bologna: TAO Digital Library, p. 40. ISBN 978-88-906740-9-9. DOI 10.6092/unibo/amsacta/3554 <https://doi.org/10.6092/unibo%2Famsacta%2F3554>. In: TAO Digital Library ISSN 2282-1023.
10.6092/unibo/amsacta/3554
oai:amsacta.unibo.it:3598
2013-01-29T09:52:13Z
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https://amsacta.unibo.it/id/eprint/3598/
Minori, capacità di discernimento ed esercizio della sorveglianza da parte degli insegnanti
Belli, Guido
IUS/01 Diritto privato
a) Vigilanza, capacità di discernimento apprezzabile e doveri di
protezione.
L’insegnante può essere chiamato a rispondere dell’illecito dell’allievo in forza di diversi titoli: a) dell’art. 2047 c.c. nell'ipotesi in cui lo scolaro, per la giovanissima età, sia privo di una apprezzabile capacità di discernimento; b) dell’art. 2048 c.c. allorquando lo studente sia in grado di rapportarsi correttamente con il mondo esterno e abbia, per ciò stesso, la cognizione circa le conseguenze dei propri comportamenti.
Accanto a queste ipotesi, che hanno esclusivo riguardo al danno che l’allievo abbia procurato a terzi, è configurabile anche una ulteriore responsabilità dell’insegnante per le lesioni che lo studente si sia autocagionato: la giurisprudenza, invero, è sempre più propensa all'idea che il docente sia investito di un generale ‘‘obbligo di protezione’’ in favore dello stesso scolaro, quale esplicazione dell’inderogabile dovere di solidarietà dell’art. 2 Cost., nascente dal contatto sociale (giuridicamente qualificato) con il minore.
b) Natura della responsabilità.
Sebbene buona parte della giurisprudenza di legittimità si esprima
ancora in termini di culpa in re ipsa, ricollegando l’imputazione alla presunzione di una negligente sorveglianza, sta di fatto che la responsabilità cui l’insegnante è esposto ha natura oggettiva. Invero, tanto l’art. 2047 c.c., quanto il 2048 c.c., non contengono alcun riferimento alla diligenza profusa dal docente nell'esercizio della vigilanza, richiedendo piuttosto, quanto alla prova liberatoria, la dimostrazione positiva del caso fortuito che abbia reso impossibile l’impedimento del fatto illecito dello studente.
E anche quando il titolo dell’imputazione sia il contatto sociale insegnante-allievo, la responsabilità ha natura oggettiva, richiedendosi al docente la prova dell’impossibilità sopravvenuta della prestazione (vale a dire del dovere di protezione), per causa non imputabile.
c) Diversi titoli di responsabilità, un’unica prova liberatoria.
Ritengo che, come la più recente e accreditata dottrina sostiene, l’onere probatorio incombente sull'insegnante per andare esente da responsabilità sia, tanto nell'ipotesi dell’art. 2047 c.c., quanto dell’art. 2048 c.c., e a maggior ragione del contatto sociale, decisamente prossima a quella richiesta dall'art. 1218 c.c., non essendo sufficiente la dimostrazione di aver diligentemente e prudentemente vigilato sulla condotta dell’allievo. Il danneggiato ne risulta, evidentemente, avvantaggiato, anche sotto il profilo della prescrizione del diritto al risarcimento: cinque anni nelle prime due ipotesi, dieci anni nella seconda.
2012
Articolo
PeerReviewed
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it
cc_by_nc
https://amsacta.unibo.it/id/eprint/3598/1/Responsabilit%C3%A0_insegnanti_%28FPS_2012%2C_11%2C_816-823%29.pdf
Belli, Guido (2012) Minori, capacità di discernimento ed esercizio della sorveglianza da parte degli insegnanti. Famiglia, Persone, Successioni, 11 . pp. 816-823. ISSN 1825-7941
10.6092/unibo/amsacta/3598
oai:amsacta.unibo.it:3631
2013-01-29T09:50:26Z
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https://amsacta.unibo.it/id/eprint/3631/
Limitazioni e divieti nelle aree percorse da incendi boschivi e i recenti orientamenti della giurisprudenza
Bellotti, Mirta Liliana
IUS/01 Diritto privato
IUS/10 Diritto amministrativo
1. Premessa. 2. Origine storica della normativa. 3. Legge quadro in materia di incendi boschivi. 4. Le nozioni di incendio boschivo e zona boscata. 5. I vincoli nelle zone di bosco danneggiate dal fuoco. 6. Divieto di destinazione diversa dell’immobile. 7. I limiti all’attività edilizia. 8. Il divieto quinquennale di attività di rimboschimento e ingegneria ambientale con risorse pubbliche. 9. Il divieto all’attività di pascolo e di caccia. 10. I limiti e i divieti sono operativi anche in mancanza del censimento dei terreni percorsi dal fuoco ad opera dei Comuni. 11. La giurisprudenza ritiene che i limiti a causa di incendi boschivi riguardano all’art. 117 lett. s della Costituzione. 12. Le sanzioni previste.
2012
Articolo
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en
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https://amsacta.unibo.it/id/eprint/3631/1/Incendi_boschivi.pdf
Bellotti, Mirta Liliana (2012) Limitazioni e divieti nelle aree percorse da incendi boschivi e i recenti orientamenti della giurisprudenza. Contratto e Impresa, 2012 (4-5 ). pp. 1068-1086. ISSN ISSN 1123-5055
10.6092/unibo/amsacta/3631
oai:amsacta.unibo.it:3639
2013-05-06T14:18:28Z
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https://amsacta.unibo.it/id/eprint/3639/
Il danno da trascrizione illegittima: art. 96 c.p.c. o art. 2043 c.c.?
Belli, Guido
IUS/01 Diritto privato
SOMMARIO: 1. Il problema. – 2. Trascrizione illegittima e trascrizione ingiusta. – 3. Il caso. – 4. (segue) I motivi del ricorso. – 5. (segue) Il contrasto nella giurisprudenza di legittimità e la rimessione alle Sezioni unite. – 6. La temerarietà della pretesa tra l’art. 96 c.p.c. e l’art. 2043 c.c. – 7. (segue) La trascrizione illegittima: un comune illecito aquiliano, risarcibile ai sensi dell’art. 2043 c.c.
2013
Articolo
PeerReviewed
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it
cc_by_nc
https://amsacta.unibo.it/id/eprint/3639/1/Il_danno_da_trascrizione_illegittima_%28Contr._e_impr.%2C_2012%2C_1%2C_20-31%29.pdf
Belli, Guido (2013) Il danno da trascrizione illegittima: art. 96 c.p.c. o art. 2043 c.c.? Contratto e impresa (1). pp. 20-31. ISSN 1123-5055
10.6092/unibo/amsacta/3639
oai:amsacta.unibo.it:3641
2013-05-06T14:20:21Z
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74797065733D61727469636C65
https://amsacta.unibo.it/id/eprint/3641/
Proposta e accettazione: la formazione del contratto nel diritto europeo
Belli, Guido
IUS/01 Diritto privato
Sommario: 1. Il contratto a «formazione progressiva» in Italia. – 2. Lo schema proposta-accettazione nei Principles
of European Contract Law (Pecl). – 3. Proposta e accettazione nell’Europa Occidentale (e in altri Paesi).
2012
Articolo
PeerReviewed
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it
cc_by_nc
https://amsacta.unibo.it/id/eprint/3641/1/Proposta_e_accettazione_la_formazione_del_contratto_nel_diritto_europeo_%28SI%2C_2012%2C_7-8%2C_823-823%29.pdf
Belli, Guido (2012) Proposta e accettazione: la formazione del contratto nel diritto europeo. Studium Iuris (7-8). pp. 820-823. ISSN 1722-8387
10.6092/unibo/amsacta/3641
oai:amsacta.unibo.it:3659
2013-05-06T14:18:55Z
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https://amsacta.unibo.it/id/eprint/3659/
Riflessioni sulla (non) riforma del condominio negli edifici (alla luce della recente legge n. 220 del 2012)
Belli, Guido
IUS/01 Diritto privato
Sommario: 1. La “riforma” del condominio: osservazioni di carattere generale. – 2. Le parti comuni dell’edificio. – 3.
L’àmbito di applicazione. – 4. Modificazioni e tutela delle destinazioni d’uso. – 5. I diritti dei partecipanti sulle parti comuni. – 6. L’indivisibilità (relativa) delle parti comuni. – 7. Il regime delle innovazioni. – 8. Opere su parti di proprietà o uso comune. – 9. Ricezione radiotelevisiva, produzione di energia da fonti rinnovabili, videosorveglianza. – 10. Ripartizione delle spese. – 11. Manutenzione e sostituzione delle scale e degli ascensori. – 12. Nomina, revoca, obblighi e attribuzioni dell’amministratore. – 13. Gestione di iniziativa individuale. – 14. Assemblea dei condòmini,
impugnazione delle deliberazioni, possesso e detenzione di animali domestici. – 15. Norme di coordinamento. – 16. Considerazioni conclusive.
2013
Articolo
PeerReviewed
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https://amsacta.unibo.it/id/eprint/3659/1/La_%28non%29_riforma_del_condominio_%28SI%2C_2013%2C_4%2C_397-407%29.pdf
Belli, Guido (2013) Riflessioni sulla (non) riforma del condominio negli edifici (alla luce della recente legge n. 220 del 2012). Studium Iuris (4). pp. 397-407. ISSN 1722-8387
10.6092/unibo/amsacta/3659
oai:amsacta.unibo.it:3660
2013-05-06T14:17:57Z
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https://amsacta.unibo.it/id/eprint/3660/
A proposito degli impianti fotovoltaici: tra indici di immobilità, collegamento funzionale al suolo e disponibilità delle aree di installazione
Belli, Guido
IUS/01 Diritto privato
SOMMARIO: 1. La qualificazione dei beni nell’art. 812 c.c. e gli indici di «immobilità». – 2. Gli impianti fotovoltaici: beni mobili o immobili? – 3. Segue. Classamento catastale delle centrali di grandi dimensioni. – 4. Le fattispecie contrattuali atte a procurare la disponibilità delle aree di installazione.
2013
Articolo
NonPeerReviewed
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it
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https://amsacta.unibo.it/id/eprint/3660/1/A_proposito_degli_impianti_fotovoltaici_%28SI%2C_2013%2C_2%2C_152-160%29.pdf
Belli, Guido (2013) A proposito degli impianti fotovoltaici: tra indici di immobilità, collegamento funzionale al suolo e disponibilità delle aree di installazione. Studium Iuris (2). pp. 152-160. ISSN 1722-8387
10.6092/unibo/amsacta/3660
oai:amsacta.unibo.it:3716
2013-08-06T09:29:01Z
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Work as a process of personal development / Il lavoro come processo di sviluppo personale
Masino, Giovanni
Neri, Massimo
Mattioli, Francesca
Rinaldini, Matteo
Berdicchia, Domenico
IUS/07 Diritto del lavoro
M-PED/01 Pedagogia generale e sociale
M-PSI/06 Psicologia del lavoro e delle organizzazioni
SECS-P/08 Economia e gestione delle imprese
SECS-P/10 Organizzazione aziendale
SPS/08 Sociologia dei processi culturali e comunicativi
SPS/09 Sociologia dei processi economici e del lavoro
This volume introduces a conception of work as a process of personal growth and development. Three fundamental moments of passage are discussed, in which the life and work connection becomes evident: the transition from education to work, the daily relationship between work and extra-work life, the evaluations in the workplace upon which the career paths depend. Critical reflections about mainstream theories, methodologies and practices are suggested. Examples and case studies illustrate their limitations and negative consequences. Finally, alternative organizational choices aimed at improving the work situations and facilitating, in the workplace, the development and well-being of people, are proposed.
TAO Digital Library
Masino, Giovanni
2013-06-30
Monografia
PeerReviewed
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https://amsacta.unibo.it/id/eprint/3716/1/Masino-WorkProcess.pdf
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https://amsacta.unibo.it/id/eprint/3716/2/Masino-LavoroProcesso.pdf
Masino, Giovanni ; Neri, Massimo ; Mattioli, Francesca ; Rinaldini, Matteo ; Berdicchia, Domenico (2013) Work as a process of personal development / Il lavoro come processo di sviluppo personale. A cura di: Masino, Giovanni. Bologna: TAO Digital Library, ISBN 978-88-906740-8-2. DOI 10.6092/unibo/amsacta/3716 <https://doi.org/10.6092/unibo%2Famsacta%2F3716>. In: TAO Digital Library ISSN 2282-1023.
10.6092/unibo/amsacta/3716
oai:amsacta.unibo.it:3737
2013-08-06T09:34:48Z
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https://amsacta.unibo.it/id/eprint/3737/
La malattia tra economia e welfare
Casale, Davide
IUS/07 Diritto del lavoro
Sommario: 1. Introduzione. – 2. Le plurime accezioni. – 3. L’organizzazione della sanità. – 4. Recenti tendenze nel lavoro privato. – 5. Segue: e nel pubblico impiego. – 6. Conclusione. – Bibliografia essenziale.
2013-05-24
Documento relativo ad un convegno o altro evento
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Casale, Davide (2013) La malattia tra economia e welfare. In: “Salute-malattia: paradigma della pólis. Etica economia antropologia”, 22-23-24 maggio 2013, Ravenna.
10.6092/unibo/amsacta/3737
oai:amsacta.unibo.it:3777
2013-10-01T10:15:46Z
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74797065733D61727469636C65
https://amsacta.unibo.it/id/eprint/3777/
L'alea e il contratto aleatorio: dalla nozione di rischio alla costruzione della categoria (Prima parte)
Belli, Guido
IUS/01 Diritto privato
SOMMARIO: 1. Il significato comune della parola alea e l’agire a proprio rischio: l’inidoneità di una nozione astratta. – 2. L’alea e il periculum nel diritto romano classico. L’indagine sull’allocazione del rischio contrattuale e le riflessioni dommatiche sull’emptio spei. – 3. L’evoluzione dell’idea di contratto aleatorio: verso la costruzione di una categoria unitaria. Il processo di affermazione del principio dello iustum pretium e della clausola rebus sic stantibus.
2013
Articolo
PeerReviewed
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https://amsacta.unibo.it/id/eprint/3777/1/L%27alea_e_il_contratto_aleatorio_1_%28SI%2C_2013%2C_7-8%2C_771-776%29.pdf
Belli, Guido (2013) L'alea e il contratto aleatorio: dalla nozione di rischio alla costruzione della categoria (Prima parte). STUDIUM IURIS, 7-8 . pp. 771-776. ISSN 1722-8387
10.6092/unibo/amsacta/3777
oai:amsacta.unibo.it:3778
2014-02-18T11:53:03Z
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https://amsacta.unibo.it/id/eprint/3778/
L'alea e il contratto aleatorio: dalla nozione di rischio alla costruzione della categoria (Seconda parte)
Belli, Guido
IUS/01 Diritto privato
SOMMARIO (Segue): 4. La categoria e le sue configurazioni: la creazione dogmatica e la trattazione sistematica nell’opera di Pothier. I contratti aleatori come sottocategoria dei contratti onerosi, contrapposti ai contratti commutativi. – 5. La categoria nel codice civile francese: duplicazione definitoria e contratti aleatori ex uno latere. Critica alla sistemazione seguita dai compilatori. – 6. La tendenza della legislazione italiana preunitaria a riproporre lo schema classificatorio elaborato da Pothier. – 7. Le innovazioni del codice del 1865, sotto l’influenza dell’impostazione di Pothier. – 8. L’alea e il contratto aleatorio nel codice civile del 1942. – 9. L’attualità della categoria.
2013
Articolo
PeerReviewed
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it
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https://amsacta.unibo.it/id/eprint/3778/1/L%27alea_e_il_contratto_aleatorio_2_%28SI%2C_2013%2C_9%2C_953-960%29.pdf
Belli, Guido (2013) L'alea e il contratto aleatorio: dalla nozione di rischio alla costruzione della categoria (Seconda parte). STUDIUM IURIS, 9 . pp. 953-960. ISSN 1722-8387
10.6092/unibo/amsacta/3778
oai:amsacta.unibo.it:3787
2013-09-23T11:23:26Z
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L'epilogo del giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo
Gabellini, Elena
IUS/15 Diritto processuale civile
2013-09-23
Preprint
NonPeerReviewed
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it
cc_by_nc
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Gabellini, Elena (2013) L'epilogo del giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo. [Preprint]
10.6092/unibo/amsacta/3787
oai:amsacta.unibo.it:3788
2013-09-23T11:23:40Z
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74797065733D7072657072696E74
https://amsacta.unibo.it/id/eprint/3788/
L'esecutività del decreto ingiuntivo
Gabellini, Elena
IUS/15 Diritto processuale civile
2013-09-23
Preprint
NonPeerReviewed
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it
cc_by_nc
https://amsacta.unibo.it/id/eprint/3788/1/Capitolo_IV_L%27esecutivit%C3%A0_del_decreto_ingiuntivo.pdf
Gabellini, Elena (2013) L'esecutività del decreto ingiuntivo. [Preprint]
10.6092/unibo/amsacta/3788
oai:amsacta.unibo.it:3871
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La conciliation des valeurs constitutionnelles en droit italien de la grève
Casale, Davide
IUS/07 Diritto del lavoro
Presses Universitaires De Paris Ouest
2013
Estratto da libro
NonPeerReviewed
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it
cc_by_nc_nd
https://amsacta.unibo.it/id/eprint/3871/1/Casale_AMS_ACTA_-_DROIT_ITALIEN_DE_LA_GR%C3%88VE.pdf
Casale, Davide (2013) La conciliation des valeurs constitutionnelles en droit italien de la grève. DOI 10.6092/unibo/amsacta/3871 <https://doi.org/10.6092/unibo%2Famsacta%2F3871>. In: Construire la paix et la démocratie. Paris: Presses Universitaires De Paris Ouest, pp. 1-14.
10.6092/unibo/amsacta/3871
oai:amsacta.unibo.it:3899
2014-02-19T08:47:51Z
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https://amsacta.unibo.it/id/eprint/3899/
Test di convenzionalità e controllo di convenzionalità
Rey Cantor, Ernesto
IUS/21 Diritto pubblico comparato
L'autore analizza le fasi attraverso cui si svolge il controllo di convenzionalità tra un atto normativo interno e la Convenzione interamericana sui diritti umani o altro trattato internazionale sui diritti nonchè la giurisprudenza della Corte interamericana nei Paesi dell'America latina firmatari dei rispettivi trattati.
2013-12-05
Articolo
NonPeerReviewed
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it
cc_by_nc
https://amsacta.unibo.it/id/eprint/3899/1/TEST_DE_CONVENCIONALIDAD__traduzione.pdf
Rey Cantor, Ernesto (2013) Test di convenzionalità e controllo di convenzionalità.
10.6092/unibo/amsacta/3899
oai:amsacta.unibo.it:3928
2014-02-10T10:45:36Z
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Brevi riflessioni sulla mediazione in Cina
Carpi, Angela
IUS/02 Diritto privato comparato
La mediazione nel sistema giuridico cinese ha sempre ricoperto un ruolo di preminenza, ma per comprenderne la reale portata all'interno del nuovo diritto della Cina contemporanea, è necessario analizzarne lo sviluppo storico.
Il presente studio, dopo una breve introduzione sul sistema giuridico contemporaneo cinese e le sue peculiarità, vuole descrivere l'evoluzione storica della soluzione delle controversie mediante la mediazione giudiziale.
Dopo la ricostruzione storica, si passa poi all'analisi della normativa più rilevante in materia.
2013-12-30
Articolo
NonPeerReviewed
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it
cc_by_nc
https://amsacta.unibo.it/id/eprint/3928/1/Angela_Carpi_Mediazione_in_Cina.pdf
Carpi, Angela (2013) Brevi riflessioni sulla mediazione in Cina.
10.6092/unibo/amsacta/3928
oai:amsacta.unibo.it:4016
2015-03-16T15:28:28Z
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https://amsacta.unibo.it/id/eprint/4016/
Environmental Law Survey 2013
IUS/02 Diritto privato comparato
IUS/10 Diritto amministrativo
IUS/13 Diritto internazionale
IUS/16 Diritto processuale penale
Within the EGP Project “The Capacity Building of Environmental Justice and Guarding Environmental Rights in Western China”, the scholars of the University of Bologna, partner of the China University of Political Science and Law (CUPL) and its Center for Legal Assistance to Pollution Victims (CLAPV), have worked on an Environmental Law Survey so as to provide to the interested public –in particular, Chinese judges, lawyers, academics, and civil society as a whole – with the most interesting and recent judicial decisions or pieces of Environmental Law legislations developed in the most relevant legal fields. The choice has fallen on the scientific juridical disciplines of Administrative Law, Comparative Law, Criminal Law, EU Law and International Law (the latter with a particular focus on the case-law of the European Court of Human Rights in Strasbourg), since these express highly relevant perspectives for the promotion of an effective environmental protection within the European Union, European Countries, and the International Community. We hope that the carefully selected rulings and pieces of legislation may provide the Chinese interpreter, practitioner or judge involved in Environmental Law issues in China or concerning China with legal reasoning and innovative juridical solutions which may inspire their extremely demanding daily activities, constantly involving a balance between the right to a clean and healthy environment of the citizens and the rights of economic operators and undertakings.
Dipartimento di Scienze giuridiche - Alma Mater Studiorum - Università di Bologna
Timoteo, Marina
2014
Monografia
PeerReviewed
application/pdf
en
cc_by_nc
https://amsacta.unibo.it/id/eprint/4016/1/environmental_law_survey_2013.pdf
A cura di: Timoteo, Marina (2014) Environmental Law Survey 2013. Bologna: Dipartimento di Scienze giuridiche - Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, p. 263. ISBN 9788898010172. DOI 10.6092/unibo/amsacta/4016 <https://doi.org/10.6092/unibo%2Famsacta%2F4016>.
10.6092/unibo/amsacta/4016
oai:amsacta.unibo.it:4042
2015-03-16T14:59:05Z
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https://amsacta.unibo.it/id/eprint/4042/
Quale insegnamento dalla "epopea" dell'amianto?
Avio, Alberto
Barbini, Francesco Maria
Bertazzi, Pier Alberto
Carnevale, Francesco
Maggi, Bruno
Rulli, Giovanni
IUS/07 Diritto del lavoro
M-FIL/02 Logica e filosofia della scienza
M-PSI/06 Psicologia del lavoro e delle organizzazioni
MED/02 Storia della medicina
MED/44 Medicina del lavoro
SECS-P/08 Economia e gestione delle imprese
SECS-P/10 Organizzazione aziendale
SPS/09 Sociologia dei processi economici e del lavoro
What lessons can be drawn from the “epic history” of asbestos? How this emblematic case can help the reflection on prevention in the workplace? The subjects of primary prevention, risk management, laws and regulation protecting safety and health in the workplace are discussed from different points of view, such as history of medicine, epidemiology, occupational and preventive medicine, labour law, organization theory, science methodology. These collected papers are aimed at proposing prevention strategies allowing to avoid mistakes and pitfalls like the ones that characterized the history of asbestos.
TAO Digital Library
Maggi, Bruno
Rulli, Giovanni
2014-06-26
Monografia
PeerReviewed
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it
cc_by_nc
https://amsacta.unibo.it/id/eprint/4042/1/QualeInsegnamentoEpopeaAmianto.pdf
Avio, Alberto ; Barbini, Francesco Maria ; Bertazzi, Pier Alberto ; Carnevale, Francesco ; Maggi, Bruno ; Rulli, Giovanni (2014) Quale insegnamento dalla "epopea" dell'amianto? A cura di: Maggi, Bruno ; Rulli, Giovanni. Bologna: TAO Digital Library, p. 81. ISBN 978-88-98626-04-5. DOI 10.6092/unibo/amsacta/4042 <https://doi.org/10.6092/unibo%2Famsacta%2F4042>. In: TAO Digital Library ISSN 2282-1023.
http://nuke.taoprograms.org/TAODigitalLibrary/tabid/115/Default.aspx
10.6092/unibo/amsacta/4042
oai:amsacta.unibo.it:4145
2015-03-16T15:29:42Z
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7375626A656374733D495553:4955532D3135
7375626A656374733D495553:4955532D3136
74797065733D6D6F6E6F6772617068
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Environmental Law Survey 2014
IUS/02 Diritto privato comparato
IUS/10 Diritto amministrativo
IUS/13 Diritto internazionale
IUS/14 Diritto dell'Unione Europea
IUS/15 Diritto processuale civile
IUS/16 Diritto processuale penale
Within the EGP Project “The Capacity Building of Environmental Justice and Guarding Environmental Rights in Western China”, the scholars of the University of Bologna, partner of the China University of Political Science and Law (CUPL) and its Center for Legal Assistance to Pollution Victims (CLAPV), have worked on an Environmental Law Survey so as to provide to the interested public – in particular, Chinese judges, lawyers, academics, and civil society as a whole – with the most interesting and recent judicial decisions or pieces of Environmental Law legislations developed in the most relevant legal fields. The choice has fallen on the scientific juridical disciplines of Administrative Law, Civil Procedural Law, Comparative Law, Criminal Procedural Law, EU Law and International Law, since these disciplines express highly relevant perspectives for the promotion of an effective environmental protection within the European Union, European Countries, and the International Community. We hope that the carefully selected rulings and pieces of legislation may provide the Chinese interpreter, practitioner or judge involved in Environmental Law issues in China or concerning China, with legal reasoning and innovative juridical solutions which may inspire their extremely demanding daily activities, constantly involving a balance between the right to a clean and healthy environment of the citizens and the rights of economic operators and undertakings.
Dipartimento di Scienze Giuridiche - Alma Mater Studiorum - Università di Bologna
Timoteo, Marina
2014
Monografia
PeerReviewed
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en
cc_by_nc
https://amsacta.unibo.it/id/eprint/4145/1/environmental_law_survey_2014.pdf
A cura di: Timoteo, Marina (2014) Environmental Law Survey 2014. Bologna: Dipartimento di Scienze Giuridiche - Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, p. 328. ISBN 9788898010226. DOI 10.6092/unibo/amsacta/4145 <https://doi.org/10.6092/unibo%2Famsacta%2F4145>.
10.6092/unibo/amsacta/4145
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Il contratto di trasferimento di tecnologia nel diritto Cinese.
Carpi, Angela
IUS/02 Diritto privato comparato
Il trasferimento di tecnologia è uno dei pilastri dello sviluppo economico cinese contemporaneo. Tale trasferimento è soggetto ad un quadro normativo specifico e complesso che è essenziale conoscere se si intende intraprendere una attività di import/export con il gigante asiatico.
Il presente studio, seppure brevemente, si propone di ricostruire la normativa cinese in materia di contratti per il trasferimento di tecnologia.
2014
Preprint
NonPeerReviewed
application/pdf
it
cc_by_nc
https://amsacta.unibo.it/id/eprint/4146/1/Carpi_A._Traserimento_di_tecnologie_in_Cina.pdf
Carpi, Angela (2014) Il contratto di trasferimento di tecnologia nel diritto Cinese. [Preprint]
10.6092/unibo/amsacta/4146
oai:amsacta.unibo.it:4286
2015-10-21T10:01:27Z
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7375626A656374733D535053:5350532D3038
7375626A656374733D535053:5350532D3039
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https://amsacta.unibo.it/id/eprint/4286/
Temps de travail et régulation sociale / Tempo di lavoro e regolazione sociale
Thoemmes, Jens
Maggi, Bruno
Salento, Angelo
Masino, Giovanni
Rinaldini, Matteo
Pompa, Leonardo
Berdicchia, Domenico
Olgiati, Vittorio
IUS/07 Diritto del lavoro
M-PSI/06 Psicologia del lavoro e delle organizzazioni
SECS-P/08 Economia e gestione delle imprese
SECS-P/10 Organizzazione aziendale
SPS/08 Sociologia dei processi culturali e comunicativi
SPS/09 Sociologia dei processi economici e del lavoro
Jens Thoemmes’ research about working time negotiations and his theory on social regulation were discussed in a TAO Research Programs seminar that took place in November 2014, at the University of Milano. This publication includes the invited author’s introductory conference, the comments of participating researchers about Thoemmes’ research and theory, and his replies.
TAO Digital Library
Thoemmes, Jens
2015-06-16
Monografia
PeerReviewed
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fr
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https://amsacta.unibo.it/id/eprint/4286/1/TempsTravailRegulationSociale.pdf
application/pdf
it
cc_by_nc
https://amsacta.unibo.it/id/eprint/4286/4/TempoLavoroRegolazioneSociale.pdf
Thoemmes, Jens ; Maggi, Bruno ; Salento, Angelo ; Masino, Giovanni ; Rinaldini, Matteo ; Pompa, Leonardo ; Berdicchia, Domenico ; Olgiati, Vittorio (2015) Temps de travail et régulation sociale / Tempo di lavoro e regolazione sociale. A cura di: Thoemmes, Jens. Bologna: TAO Digital Library, p. 180. ISBN 978-88-98626-03-8. DOI 10.6092/unibo/amsacta/4286 <https://doi.org/10.6092/unibo%2Famsacta%2F4286>. In: TAO Digital Library ISSN 2282-1023.
10.6092/unibo/amsacta/4286
oai:amsacta.unibo.it:4295
2022-04-22T10:45:47Z
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https://amsacta.unibo.it/id/eprint/4295/
Le sperimentazioni cliniche
IUS/09 Istituzioni di diritto pubblico
Il progresso della medicina è fondato sulla ricerca scientifica quale elemento indispensabile per la garanzia del diritto fondamentale alla tutela della salute. Ricerca e, quindi, sperimentazione quale attività condotta su soggetti umani volta a saggiare la validità e gli effetti di un farmaco o un dispositivo medico al fine di valutarne la sicurezza e l’efficacia. L’evoluzione normativa nel campo delle sperimentazioni cliniche dimostra che gli interventi nel tempo susseguitisi, e ad oggi in preparazione, hanno costruito e cercano di costruire un corpus di norme omogeno al fine di garantire lo scambio dei risultati delle sperimentazioni e, quindi, il soddisfacimento del “bisogno” di salute su scala internazionale. In questo contesto, ampio rilievo assumono i Comitati etici, nati come risposta alle istanze provenienti da alcuni strati dell’opinione pubblica, soprattutto da coloro i quali riscontrano uno scollamento tra l’evoluzione della scienza medica e del progresso tecnologico e l’affermarsi di una corrispondente maturità deontologica da parte degli operatori sanitari. Altrettanto importante è il rapporto tra progresso scientifico e tutela dei dati personali che, in un epoca in cui si affermano principi quali quello della libera circolazione dei dati personali, devono essere necessariamente protetti all’origine.
Il lavoro offre un approccio giuridico alle tematiche sopra riportate, in una ottica essenzialmente interdisciplinare; i diversi interventi di carattere sistematico e settoriale, infatti, affrontano i tratti essenziali e di maggiore attualità inerenti la tematica delle sperimentazioni cliniche, il ruolo dei Comitati etici e il rapporto tra utilizzo dei dati a fini assistenziali e tutela della riservatezza.
Scuola di Specializzazione in studi sull'amministrazione pubblica - Centro di ricerca e formazione sul settore pubblico
Bottari, Carlo
De Angelis, Paolo
2015
Monografia
PeerReviewed
application/pdf
it
cc_by
https://amsacta.unibo.it/id/eprint/4295/1/Bottari.pdf
A cura di: Bottari, Carlo ; De Angelis, Paolo (2015) Le sperimentazioni cliniche. Bologna: Scuola di Specializzazione in studi sull'amministrazione pubblica - Centro di ricerca e formazione sul settore pubblico, p. 97. ISBN 978-88-9801-026-4. DOI 10.6092/unibo/amsacta/4295 <https://doi.org/10.6092/unibo%2Famsacta%2F4295>. In: Master in Diritto Sanitario (38). ISSN 2464-8736.
https://spec.unibo.it/spisa/it
10.6092/unibo/amsacta/4295
oai:amsacta.unibo.it:4297
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https://amsacta.unibo.it/id/eprint/4297/
Linee guida e colpa grave:
la responsabilità medica alla luce della Legge Balduzzi
IUS/17 Diritto penale
Il presente Progetto di ricerca collettivo si propone di ricostruire il complesso quadro della responsabilità medica successivamente all’introduzione della Legge Balduzzi. Come noto, infatti, la Novella del 2012 ha ristretto ai soli casi di colpa grave la responsabilità penale dell’esercente la professione sanitaria che si sia attenuto alle linee guida accreditate dalla comunità scientifica. La norma, in ragione del suo dato letterale poco chiaro, pone all’interprete diverse criticità ermeneutiche, incentrate anzitutto sul problematico strumento delle “linee guida” e sulla figura – inedita nel nostro ordinamento – della “colpa non lieve”. Accanto ad esse, però, la Balduzzi presenta una serie di importanti questioni applicative tutt’ora irrisolte dalla giurisprudenza: la riconduzione delle linee guida al solo ambito della perizia, l’individuazione di quali direttive cliniche discolpano il sanitario, cosa intende la norma con il sintagma “buone pratiche”.
Tutti questi profili costituiscono l’oggetto principale del Progetto di ricerca sviluppato nell’ambito del Master in Diritto sanitario attivato presso la Scuola di specializzazione in studi sull’amministrazione pubblica dell’Università di Bologna. Ma non solo: la Legge Balduzzi, infatti, sembra aver rivoluzionato anche la responsabilità civile del medico, riportandola nell’alveo della responsabilità extracontrattuale. Anche quest’aspetto è oggetto di diffuso approfondimento del presente contributo.
Scuola di Specializzazione in studi sull'amministrazione pubblica - Centro di ricerca e formazione sul settore pubblico
Canestrari, Stefano
2015
Monografia
PeerReviewed
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cc_by
https://amsacta.unibo.it/id/eprint/4297/1/Canestrari.pdf
A cura di: Canestrari, Stefano (2015) Linee guida e colpa grave: la responsabilità medica alla luce della Legge Balduzzi. Bologna: Scuola di Specializzazione in studi sull'amministrazione pubblica - Centro di ricerca e formazione sul settore pubblico, p. 114. ISBN 978-88-9801-027-1. DOI 10.6092/unibo/amsacta/4297 <https://doi.org/10.6092/unibo%2Famsacta%2F4297>. In: Master in Diritto Sanitario (39). ISSN 2464-8736.
https://spec.unibo.it/spisa/it
10.6092/unibo/amsacta/4297
oai:amsacta.unibo.it:4298
2022-04-22T10:43:41Z
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https://amsacta.unibo.it/id/eprint/4298/
La "migrazione" sanitaria:
tra libertà di accesso alle cure e sostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale
IUS/10 Diritto amministrativo
La ricerca analizza il tema della mobilità sanitaria nazionale ed internazionale sotto diversi profili. Oggetto di esame sono, in particolare: i fondamentali costituzionali della libertà di scelta del luogo di cura da parte del paziente; l’evoluzione della disciplina della mobilità, sia con riferimento alle condizioni di accesso per l’utente sia dal punto di vista dei rapporti tra soggetti erogatori; ed infine, l’impatto della giurisprudenza e della normativa europea sullo specifico versante della mobilità sanitaria cd. transfrontaliera, e le prospettive che essa apre in rapporto ad una più ampia ed adeguata tutela del diritto alla salute.
Scuola di Specializzazione in studi sull'amministrazione pubblica - Centro di ricerca e formazione sul settore pubblico
Tubertini, Claudia
2015
Monografia
PeerReviewed
application/pdf
it
cc_by
https://amsacta.unibo.it/id/eprint/4298/1/Tubertini.pdf
A cura di: Tubertini, Claudia (2015) La "migrazione" sanitaria: tra libertà di accesso alle cure e sostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale. Bologna: Scuola di Specializzazione in studi sull'amministrazione pubblica - Centro di ricerca e formazione sul settore pubblico, p. 58. ISBN 978-88-9801-028-8. DOI 10.6092/unibo/amsacta/4298 <https://doi.org/10.6092/unibo%2Famsacta%2F4298>. In: Master in Diritto Sanitario (40). ISSN 2464-8736.
https://spec.unibo.it/spisa/it
10.6092/unibo/amsacta/4298
oai:amsacta.unibo.it:4307
2015-07-15T06:53:14Z
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https://amsacta.unibo.it/id/eprint/4307/
La fase inaudita altera parte del procedimento per decreto ingiuntivo
Gabellini, Elena
IUS/15 Diritto processuale civile
Analisi specialmente giurisprudenziale delle problematiche sottese alla fase inaudita altera parte del procedimento per decreto ingiuntivo
2014-03
Preprint
NonPeerReviewed
application/pdf
it
cc_by_nc
https://amsacta.unibo.it/id/eprint/4307/1/Elena_Gabellini_La_fase_inaudita_altera_parte_del_procedimento_per_d.i..pdf
Gabellini, Elena (2014) La fase inaudita altera parte del procedimento per decreto ingiuntivo. [Preprint]
10.6092/unibo/amsacta/4307
oai:amsacta.unibo.it:4330
2016-08-05T21:00:03Z
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La consistenza del modello dell’amministrazione ‘invisibile’
nell’età della tecnificazione:
dalla formazione delle decisioni alla responsabilità per le decisioni
D'Angelosante, Melania
IUS/10 Diritto amministrativo
Il contributo ha per oggetto: a) il ruolo della tecnificazione dell’amministrazione nel processo di
formazione delle decisioni amministrative, in specie quelle connotate da discrezionalità, pura e tecnica; b) il
riflesso di questo ruolo sulla responsabilità dell’amministrazione e dei suoi dipendenti, nelle relazioni sia
esterne sia interne.
2015-07-22
Preprint
PeerReviewed
application/pdf
it
cc_by_nc_sa
https://amsacta.unibo.it/id/eprint/4330/1/PDF_ALMA_DL_150_contributo_d_angelosante_-_tecnificazione.pdf
D'Angelosante, Melania (2015) La consistenza del modello dell’amministrazione ‘invisibile’ nell’età della tecnificazione: dalla formazione delle decisioni alla responsabilità per le decisioni. [Preprint]
10.6092/unibo/amsacta/4330
oai:amsacta.unibo.it:4335
2015-10-23T09:05:59Z
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https://amsacta.unibo.it/id/eprint/4335/
Report on Welfare in Italy.
Trying to Answer some Questions
which Arise from the Present Condition of Welfare in Italy
D'Angelosante, Melania
IUS/10 Diritto amministrativo
The main aim of the report is to give a general picture of the present condition of welfare in Italy, also extended to its relationship with the economic recession.
However, he analysis is focused on several sectors, even though really important, which are health, social assistance, social housing. It is also focused on specific cases regarding some policies in the field of education, work and social security (i.e. aid for students with disabilities and family benefits). This choice is due primarily to the will to leave out of the study most of the education and work sector (including social security, strictly related to the work policies), which are generally regulated and managed on the basis of their own particular needs.
The final goal of the report is to try to answer the following questions arising from the existing legal framework:
- is there a general trend to reduce social welfare entitlements? If so, is such a trend conditioned, to any extent, by ex ante planning (policies) or it is only driven by emergency reasons? What is the role played by fiscal federalism and the constitutional reform regarding the budget balance?
- Are public authorities reducing their participation in granting social services and rights?
- What is the relationship between the above mentioned trend and the economic recession? Did such a trend start before the financial crisis?
- What are the role and limits of the administrative discretion in distributing benefits and/or services with the aim of granting social rights? What is the relationship between this discretion and the bureaucratic rules in the implementation of the welfare policies? Are the two models opposed to each other? What is, if existing, the extent and quality of citizens participation in the administrative decision-making process about their entitlements? Can the above mentioned models and participation affect the approach of the courts when considering the challengers of rights bearers?
- Why in Italy is there not a general Welfare Agenda such as that existing in the UK?
2015-08-28
Monografia
NonPeerReviewed
application/pdf
en
cc_by_nc_sa
https://amsacta.unibo.it/id/eprint/4335/1/ALMA_DL_WELFAREINITALY.pdf
D'Angelosante, Melania (2015) Report on Welfare in Italy. Trying to Answer some Questions which Arise from the Present Condition of Welfare in Italy. p. 87. DOI 10.6092/unibo/amsacta/4335 <https://doi.org/10.6092/unibo%2Famsacta%2F4335>.
10.6092/unibo/amsacta/4335
oai:amsacta.unibo.it:4418
2017-06-07T08:23:47Z
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https://amsacta.unibo.it/id/eprint/4418/
Il “vero paziente” è il lavoro
Maggi, Bruno
IUS/07 Diritto del lavoro
M-FIL/02 Logica e filosofia della scienza
M-PSI/06 Psicologia del lavoro e delle organizzazioni
MED/44 Medicina del lavoro
SECS-P/08 Economia e gestione delle imprese
SECS-P/10 Organizzazione aziendale
SPS/09 Sociologia dei processi economici e del lavoro
Workplace health is guaranteed by primary prevention, not by risk management. Primary prevention requires an activity of work analysis aimed at transforming work conditions in order to ensure the well-being of workers. Thus, knowledge about the possible, alternative work design conceptions is necessary in order to make the most adequate choices for prevention. Also, it is useful to reflect on the research traditions that pointed to such pathway, upon which the European directive 89/391 is based on. Such directive introduced obligations of primary prevention and work analysis for prevention. Knowledge and competencies for such purposes are available. However, national norms and practices appear to be inadequate, and require to be deeply transformed.
TAO Digital Library
2015-12-16
Monografia
PeerReviewed
application/pdf
it
cc_by_nc
https://amsacta.unibo.it/id/eprint/4418/1/LavoroVeroPaziente.pdf
Maggi, Bruno (2015) Il “vero paziente” è il lavoro. Bologna: TAO Digital Library, p. 51. ISBN 9788898626076. DOI 10.6092/unibo/amsacta/4418 <https://doi.org/10.6092/unibo%2Famsacta%2F4418>. In: TAO Digital Library ISSN 2282-1023.
10.6092/unibo/amsacta/4418
oai:amsacta.unibo.it:4429
2016-01-08T07:43:40Z
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https://amsacta.unibo.it/id/eprint/4429/
Defining Government Performance
Expectations: Insights from the US and UK
Financial Bailout Proposals.
Performance in the Public Sector
Scorsone, Eric
Zambelli, Simona
IUS/05 Diritto dell'economia
SECS-P/07 Economia aziendale
SECS-P/11 Economia degli intermediari finanziari
The economic and financial crisis of 2008 has raised some particularly challenging issues regarding assessing the performance of proposed financial institution bailout solutions. The need for quick action to avoid financial disaster often precluded a full airing of the possible advantages and disadvantages associated with the accountability and performance indicator mechanisms put in place. Now, a vigorous debate is occurring over performance indicators related to the effectiveness, efficiency and equity aspects of the solutions that have been implemented both in the U.S. and Europe. The United States major bailout proposal was the Troubled Assets Relief Program (TARP) overseen by the Office of Financial Stability in the US Department of Treasury which has taken major ownership positions in US banks.
The British bailout plan called the Bank Recapitalisation Scheme (BRS) is being directed by HM Treasury and the United Kingdom Financial institutions, Corp. which has also taken equity positions in major UK banks. These similarities and differences form the backdrop for the empirical case studies. The particular nature of these government programs make them ideal candidates for an extreme type case analysis in the characterizing the fight over defining performance. Not surprisingly, a host of academics, private financial institutions, government agencies and even intergovernmental governing bodies such as the IMF are airing their respective performance definitions. The competition between these bodies will serve as the empirical basis for assessing the arguments and motivations over how to define performance in the context of the bank bailouts. These case studies will be analyzed in the performance regime and competing values conceptual frameworks as initially brought together in Talbot (2008).
. The performance regime frame will help assess the institutional forces who are attempting to exert influence over indicators. The competing values frame advances the notion that there are four major types of models by which social relationships are constructed and the form through the regime influences impact indicators and performance definitions. The major new contribution presented here will be in using these case studies to define the types of variables and factors that drive different types of private and public agents in constructing the definition of performance as well as advancing this combination of the performance regime and competing values framework. It is felt that these financial bailouts provide a rich set of data upon which new insights and the advancement of knowledge can be constructed. The United States and United Kingdom models represent important cases where large scale financial bailouts have occurred in two countries that have similar business cultures and yet there remain important differences in their approaches.
2009-01-01
Monografia
PeerReviewed
application/pdf
it
cc_by_nc
https://amsacta.unibo.it/id/eprint/4429/4/Scorsone_Zambelli_%282009%29.pdf
Scorsone, Eric ; Zambelli, Simona (2009) Defining Government Performance Expectations: Insights from the US and UK Financial Bailout Proposals. Performance in the Public Sector. DOI 10.6092/unibo/amsacta/4429 <https://doi.org/10.6092/unibo%2Famsacta%2F4429>.
10.6092/unibo/amsacta/4429
oai:amsacta.unibo.it:5208
2022-04-22T10:42:54Z
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https://amsacta.unibo.it/id/eprint/5208/
Consenso informato e responsabilità medica
per trattamento sanitario arbitrario
IUS/17 Diritto penale
Il presente Progetto di ricerca collettivo si propone di analizzare il complesso quadro della
responsabilità medica a seguito di trattamento sanitario eseguito in assenza o in difformità dal
consenso del paziente.
Il tema, dopo un lungo e travagliato iter giurisprudenziale, è stato portato innanzi alle Sezioni Unite
della Corte di cassazione che, con la nota sentenza Giulini del 2008, ha affermato il principio di
diritto secondo cui il trattamento eseguito senza consenso ma condotto nel rispetto delle regole
dell'arte medica e seguito da esito fausto non comporta una responsabilità penale del medico.
A tale opzione ermeneutica è stato contestato di essere eccessivamente sbilanciata verso l'esito del
trattamento, concepito in base a parametri di tipo clinico, trascurando così il diritto alla salute del
paziente, da intendersi anche come diritto del soggetto di autodeterminarsi attraverso scelte
compatibili con il proprio benessere fisico e psichico.
Nel presente lavoro verranno affrontate queste ed altre delicate questioni che animano il dibattito in
materia come, ad esempio, il problema delle caratteristiche dell'informazione fornita dal medico al
paziente, la difficile definizione del bene giuridico protetto dalle norme incriminatrici di parte
speciale del Codice penale. Da ultimo, nella prospettiva di evidenziare la complessità dei nodi
sollevati, il tema della responsabilità medica per trattamento sanitario arbitrario è stato analizzato
facendo riferimento al delicato rapporto esistente tra consenso e sperimentazione scientifica
sull'essere umano.
Scuola di Specializzazione in studi sull'amministrazione pubblica - Centro di ricerca e formazione sul settore pubblico
Canestrari, Stefano
2016
Monografia
NonPeerReviewed
text
it
cc_by
https://amsacta.unibo.it/id/eprint/5208/1/41_Canestrari.pdf
A cura di: Canestrari, Stefano (2016) Consenso informato e responsabilità medica per trattamento sanitario arbitrario. Bologna: Scuola di Specializzazione in studi sull'amministrazione pubblica - Centro di ricerca e formazione sul settore pubblico, p. 128. ISBN 978-88-9801-037-0. DOI 10.6092/unibo/amsacta/5208 <https://doi.org/10.6092/unibo%2Famsacta%2F5208>. In: Master in Diritto Sanitario (41). ISSN 2464-8736.
https://spec.unibo.it/spisa/it
10.6092/unibo/amsacta/5208
oai:amsacta.unibo.it:5209
2017-05-08T13:19:17Z
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https://amsacta.unibo.it/id/eprint/5209/
Tempo e giustizia nella conciliazione vita-lavoro
Neri, Massimo
Rinaldini, Matteo
Perulli, Angela
Corsi, Giancarlo
Giovannetti, Enrico
Masino, Giovanni
Maggi, Bruno
IUS/07 Diritto del lavoro
M-PSI/06 Psicologia del lavoro e delle organizzazioni
SECS-P/08 Economia e gestione delle imprese
SECS-P/10 Organizzazione aziendale
SPS/08 Sociologia dei processi culturali e comunicativi
SPS/09 Sociologia dei processi economici e del lavoro
Work-life balance is one of the current issues within the academic, political, and managerial debate. An article discussed in a TAO Research Programs seminar held in June 2015 at the University of Modena and Reggio Emilia, suggests a critical interpretation of the mainstream literature and its related controversial results in terms of work-life reconciliation practices. The article also provides an alternative analytical framework based on Bruno Maggi’s organization theory, Norbert Elias’ theory of time, and Amartya Sen’s theory of justice. Scholars from different universities and disciplines contribute with comments on the notions of time, justice, organization and the proposed interpretative framework as well.
TAO Digital Library
Neri, Massimo
2016-06-16
Monografia
PeerReviewed
text
it
cc_by_nc
https://amsacta.unibo.it/id/eprint/5209/1/NeriTempoGiustizia.pdf
Neri, Massimo ; Rinaldini, Matteo ; Perulli, Angela ; Corsi, Giancarlo ; Giovannetti, Enrico ; Masino, Giovanni ; Maggi, Bruno (2016) Tempo e giustizia nella conciliazione vita-lavoro. A cura di: Neri, Massimo. Bologna: TAO Digital Library, p. 96. ISBN 978-88-98626-09-0. DOI 10.6092/unibo/amsacta/5209 <https://doi.org/10.6092/unibo%2Famsacta%2F5209>. In: TAO Digital Library ISSN 2282-1023.
10.6092/unibo/amsacta/5209
oai:amsacta.unibo.it:5239
2016-07-11T07:30:15Z
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https://amsacta.unibo.it/id/eprint/5239/
La glossa: una nuova risorsa digitale per la storia giuridica
Bonacini, Pierpaolo
IUS/18 Diritto romano e diritti dell'antichità
IUS/19 Storia del diritto medievale e moderno
Il saggio ha lo scopo di studiare un pregevole esemplare del Corpus Iuris Civilis, stampato a Lione in 5 volumi nel 1558-60, identificando i diversi testi che esso include oltre alla normativa di origine giustinianea. Nel contempo si analizza la funzionalità della piattaforma digitale che, tramite la riproduzione di questi stessi volumi, permette l'accesso diretto al vastissimo apparato della Glossa accursiana, che in età bassomedievale si è andato stabilizzando quale corredo interpretativo del Corpus Iuris giustinianeo e di altri testi normativi che ad esso sono stati affiancati.
2016-06
Articolo
NonPeerReviewed
text
it
cc_by_nc_4
https://amsacta.unibo.it/id/eprint/5239/1/Bonacini-Corpus%20Iuris-HistoriaeetIus.pdf
Bonacini, Pierpaolo (2016) La glossa: una nuova risorsa digitale per la storia giuridica. Historia et Ius, 9 . ISSN 2279-7416
http://www.historiaetius.eu/num-9.html
10.6092/unibo/amsacta/5239
oai:amsacta.unibo.it:5439
2017-05-08T14:28:38Z
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7375626A656374733D4D2D53544F:4D2D5053492D3031
7375626A656374733D4D2D53544F:4D2D5053492D3036
7375626A656374733D4D4544:4D45442D3434
7375626A656374733D53454353:534543532D502D3038
7375626A656374733D53454353:534543532D502D3130
7375626A656374733D535053:5350532D3037
7375626A656374733D535053:5350532D3038
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https://amsacta.unibo.it/id/eprint/5439/
De l’agir organisationnel. Un point de vue sur le travail, le bien-être, l’apprentissage
Maggi, Bruno
IUS/07 Diritto del lavoro
M-FIL/02 Logica e filosofia della scienza
M-PED/01 Pedagogia generale e sociale
M-PSI/01 Psicologia generale
M-PSI/06 Psicologia del lavoro e delle organizzazioni
MED/44 Medicina del lavoro
SECS-P/08 Economia e gestione delle imprese
SECS-P/10 Organizzazione aziendale
SPS/07 Sociologia generale
SPS/08 Sociologia dei processi culturali e comunicativi
SPS/09 Sociologia dei processi economici e del lavoro
The theory of organizational action is a “point of view” on decision and action processes. The focus is mostly on how such processes are generated and developed, which is, their regulation. Organization is conceived as “action-that-organizes”, unseparated from the subject. The subject, by acting, organizes his/her action. This new edition, revised and augmented, comprises three books. In Book I the fundamentals of the theory, the way it is built and its epistemological presuppositions, are introduced. In Book II, the point of view is oriented toward the work processes and their transformations, including the workers’ well-being. In Book III, the point of view is extended to learning and to the tight relationship between learning, work analysis and organizational change.
TAO Digital Library
2016-11-16
Monografia
PeerReviewed
text
fr
cc_by_nc_nd
https://amsacta.unibo.it/id/eprint/5439/1/De%20l%27agir%20organisationnel%20-%20Livre%20I.pdf
text
fr
cc_by_nc_nd
https://amsacta.unibo.it/id/eprint/5439/2/De%20l%27agir%20organisationnel%20-%20Livre%20II.pdf
text
fr
cc_by_nc_nd
https://amsacta.unibo.it/id/eprint/5439/3/De%20l%27agir%20organisationnel%20-%20Livre%20III.pdf
Maggi, Bruno (2016) De l’agir organisationnel. Un point de vue sur le travail, le bien-être, l’apprentissage. Bologna: TAO Digital Library, p. 398. ISBN 978-88-98626-10-6. DOI 10.6092/unibo/amsacta/5439 <https://doi.org/10.6092/unibo%2Famsacta%2F5439>. In: TAO Digital Library ISSN 2282-1023.
10.6092/unibo/amsacta/5439
oai:amsacta.unibo.it:5488
2018-02-15T09:51:44Z
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Lo Stato interculturale: una nuova eutopia?
The Intercultural State: a new eutopia?
El Estado intercultural: una nueva eutopia?
IUS/21 Diritto pubblico comparato
Nell’ultimo decennio, e in particolar modo dall’approvazione delle nuove Costituzioni di Ecuador (2008) e Bolivia (2009), che dichiarano i rispettivi Stati come «interculturali», anche la scienza giuridica ha cominciato a interrogarsi sulla differenza di significato tra «multiculturalismo» e «interculturalismo» (possiamo ricordare, in proposito, un celebre articolo di Charles Taylor, Interculturalism or multiculturalism?, in Philosophy and Social Criticism, 38(4-5), 2011, 413-423).
Il volume raccoglie le riflessioni di giuristi comparatisti sulle implicazioni normative che il riconoscimento del carattere interculturale dello Stato, a livello costituzionale o legislativo, produce sull’ordinamento, sulle sue istituzioni e sulla società. Si affronta la tematica da prospettive distinte ma complementari: a partire dalla demarcazione dei confini terminologici, alla ricerca di una corretta metodologia di classificazione del fenomeno (Bagni, Botti); attraverso un approccio storico, che pone in evidenza le origini contro-egemoniche del dibattito sull’interculturalismo (Clavero, Kaltmeier); in prospettiva comparata, confrontando diversi approcci nella gestione normativa del pluralismo, legati a differenti tradizioni culturali e giuridiche, come quelle colombiana (Moreno Cruz), indiana (Amirante) ed europea (Topidi, Locchi).
Werner Menski, infine, chiude il cerchio, ritornando alle questioni di metodo, e riproponendo la sua originale chiave di lettura per l’interpretazione degli ordinamenti moderni, caratterizzati dalla convivenza di molteplici formanti non gerarchicamente ordinati.
Lo stimolo per le analisi qui raccolte è arrivato da un convegno organizzato dalla curatrice a Ravenna, nel marzo 2016, presso la Scuola di Giurisprudenza dell’Università di Bologna, con il sostegno della Fondazione Flaminia.
Dipartimento di Scienze giuridiche
Bagni, Silvia
2017-01
Monografia
PeerReviewed
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it
cc_by_4
https://amsacta.unibo.it/id/eprint/5488/1/volume_intero.pdf
A cura di: Bagni, Silvia (2017) Lo Stato interculturale: una nuova eutopia? The Intercultural State: a new eutopia? El Estado intercultural: una nueva eutopia? Bologna: Dipartimento di Scienze giuridiche, p. 144. ISBN 9788898010455. DOI 10.6092/unibo/amsacta/5488 <https://doi.org/10.6092/unibo%2Famsacta%2F5488>.
10.6092/unibo/amsacta/5488
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2023-05-23T09:45:40Z
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https://amsacta.unibo.it/id/eprint/5552/
ISLL Papers Vol. 1 / 2008. Law and Literature Today: The first seminar organized by the Italian Society for Law and Literature
IUS/20 Filosofia del diritto
Contributions at the seminar “Law and Literature Today” held in Bologna on 25 October 2008 at CIRSFID, for the initial meeting of the Italian Society for Law and Literature (ISLL).
Italian Society for Law and Literature (ISLL)
Faralli, Carla
Mittica, M. Paola
2008-12-19
Monografia
PeerReviewed
text
it
cc_by_4
https://amsacta.unibo.it/id/eprint/5552/1/ISLL_Papers_Vol_1_2008.pdf
A cura di: Faralli, Carla ; Mittica, M. Paola (2008) ISLL Papers Vol. 1 / 2008. Law and Literature Today: The first seminar organized by the Italian Society for Law and Literature. Bologna: Italian Society for Law and Literature (ISLL), ISBN 9788898010479. DOI 10.6092/unibo/amsacta/5552 <https://doi.org/10.6092/unibo%2Famsacta%2F5552>. In: ISLL Papers. The Online Collection of the Italian Society for Law and Literature (1). A cura di: Faralli, Carla ; Mittica, M. Paola. ISSN 2035-553X.
https://lawandliterature.uniurb.it/
10.6092/unibo/amsacta/5552
oai:amsacta.unibo.it:5553
2017-05-12T09:18:34Z
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Dossier. Law and Literature. A Discussion on Purposes and Method: Proceedings of the Special WS on Law and Literature
held at 24th IVR World Conference. September, 2009, Beijing
IUS/20 Filosofia del diritto
This Dossier collects proceedings of the second edition of the Special Workshop on Law and Literature, held on September 18, in Beijing, as part of the 24th World Conference of Philosophy of Law and Social Philosophy (IVR). The workshop was coordinated by M. Paola Mittica and chaired in Beijing by Vincenzo Ferrari, president of the Italian Society for the Philosophy of Law.
You can find here the contributions by Vera Karam de Chueiri, José Manuel Aroso Linhares, Mônica Sette Lopes, Alessia Magliacane, M. Paola Mittica, Marzio Pieri, István H. Szilágyi, Alberto Vespaziani, Irem Aki, Wojciech Załuski.
Italian Society for Law and Literature (ISLL)
Mittica, M. Paola
2010-09-16
Monografia
PeerReviewed
text
en
cc_by_4
https://amsacta.unibo.it/id/eprint/5553/1/1_Dossier_Law_and_Literature%20_IVR_WS_Proceedings_2010.pdf
A cura di: Mittica, M. Paola (2010) Dossier. Law and Literature. A Discussion on Purposes and Method: Proceedings of the Special WS on Law and Literature held at 24th IVR World Conference. September, 2009, Beijing. Bologna: Italian Society for Law and Literature (ISLL), ISBN 9788898010486. DOI 10.6092/unibo/amsacta/5553 <https://doi.org/10.6092/unibo%2Famsacta%2F5553>. In: ISLL Papers. The Online Collection of the Italian Society for Law and Literature A cura di: Faralli, Carla ; Mittica, M. Paola. ISSN 2035-553X.
https://lawandliterature.uniurb.it/
10.6092/unibo/amsacta/5553
oai:amsacta.unibo.it:5558
2017-05-12T09:17:38Z
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https://amsacta.unibo.it/id/eprint/5558/
Dossier. Il contributo di Law and Humanities nella formazione del giurista: Atti del quarto convegno nazionale. Benevento, 31 Maggio - 1 Giugno 2012
IUS/20 Filosofia del diritto
Il dossier raccoglie gli atti del quarto convegno
della Italian Society for Law and Literature che si è tenuto presso l’Università del Sannio, a
Benevento, il 31 Maggio e il 1° Giugno del 2012, con il sostegno del Dipartimento di Studi dei
Sistemi Economici Giuridici e Sociali (Segis), della Provincia di Benevento e della Fondazione
Gerardino Romano di Telese Terme.
Il tema scelto per i lavori del 2012 incarna una delle principali ambizioni del movimento L&L
sin dalle sue origini, ovvero quella di riuscire a intervenire in modo significativo nella legal
education; contestualmente, è stato eletto tra i principali interessi dal gruppo di ricerca
beneventano che anima l’insegnamento di Diritto e letteratura attivo nel corso di Laurea
magistrale in Giurisprudenza già dal 2008. Da qui le ragioni della proposta di interrogarsi sul
contributo della cultura letteraria e artistica nella formazione giuridica e quindi del titolo: Il
contributo di Law and Humanities nella formazione del giurista.
Italian Society for Law and Literature (ISLL)
Casucci, Felice
Mittica, M. Paola
2013-03-26
Monografia
PeerReviewed
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it
cc_by_4
https://amsacta.unibo.it/id/eprint/5558/1/2013_ISLL_Dossier_Atti_Benevento_2012.pdf
A cura di: Casucci, Felice ; Mittica, M. Paola (2013) Dossier. Il contributo di Law and Humanities nella formazione del giurista: Atti del quarto convegno nazionale. Benevento, 31 Maggio - 1 Giugno 2012. Bologna: Italian Society for Law and Literature (ISLL), ISBN 9788898010509. DOI 10.6092/unibo/amsacta/5558 <https://doi.org/10.6092/unibo%2Famsacta%2F5558>. In: ISLL Papers. The Online Collection of the Italian Society for Law and Literature A cura di: Faralli, Carla ; Mittica, M. Paola. ISSN 2035-553X.
https://lawandliterature.uniurb.it/
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